Il voto segreto non ferma la variazione di bilancio

Approvato il disegno di legge con 19 favorevoli, 11 contrari e un astenuto (31 presenti, Roberto Cognetta e Stefano Ferrero hanno abbandonato l'aula). 45 milioni di euro di nuove risorse ma tagli per 54 milioni di euro.
Consiglio regionale
Politica

La variazione di bilancio riesce a superare il voto nominale, chiesto da Cognetta, e fila quasi liscio in quello segreto, proposto da Rollandin. Il provvedimento che introduce 45 milioni di euro di maggiori risorse nel bilancio, operando però tagli per 54 milioni di euro, è stato approvato con 19 favorevoli, 11 contrari e un astenuto (31 presenti , Roberto Cognetta e Stefano Ferrero hanno abbandonato l'aula). La maggioranza perde, quindi, un voto. 

Il disegno di legge dice addio a buona parte di quel famoso “tesoretto” di 130 milioni, contenuto nel bilancio regionale. Con l’ultima legge di stabilità il Governo Gentiloni ha previsto per la nostra regione accantonamenti  a titolo di concorso alla finanza pubblica per:  99.326.970 di euro per il 2018,  28.615.505 per il 2019 e per  8.615.505,75 per il 2020. La norma è stata impugnata nelle scorse settimane davanti alla Consulta.

Senza più i 100 milioni di euro dovuti allo Stato la Giunta ha individuato 45 milioni di euro per dar corso ad almeno una parte delle promesse fatte con l’ultimo bilancio. Soldi che arrivano: da Finaosta, 20,9 milioni di euro, ovvero da somme giacenti e non destinate ad alcun utilizzo su diversi fondi di rotazione regionali, dagli utili della Società traforo del Monte Bianco per 11,9 milioni di euro e di Finaosta per 10 milioni di euro, dai trasferimenti dovuti dal  BIM per sovracanoni idroelettrici per 2.600.000 euro.

I 45 milioni di maggiori risorse si accompagnano però a 54 milioni circa di tagli.

Un milione di euro viene tolto alla spesa sanitaria di parte corrente e altri 5 milioni per la parte investimenti.  Un milione e 100mila euro vengono presi dagli interventi in materia di politiche del lavoro, in particolare per quanto riguarda la formazione e i contributi alle assunzioni, “tenuto conto che il periodo di attività verrà ridotto rispetto alle previsioni iniziali.”

Altri tagli riguardano le autorizzazioni di spesa previste da leggi regionali. Ad esempio la legge 17 approvata ad agosto 2016 “Nuova disciplina degli aiuti regionali in materia di agricoltura e sviluppo rurale” dovrà per il 2018 far a meno di circa 5,2 milioni di euro (trovati 1,5 milioni di euro per le rassegne Arev) mentre la legge 5 del 2001 sull’organizzazione delle attività regionali di protezione civile perde 4,7 milioni di euro e un altro milione viene tolto alla legge 84 del 1993 relativa agli interventi regionali per la ricerca e lo sviluppo.

Dai banchi della minoranza è arrivato l’annuncio di un voto contrario al disegno di legge. E’ la conclusione annunciata” aggiunge Elso Gerandin di Mouv. “I problemi rimangono, siamo molto preoccupati da questa situazione” la dichiarazione di voto di Pierluigi Marquis di Stella Alpina. Dai banchi di Alpe sono arrivate le critiche per il voto segreto: "Non era mai successo che una maggioranza chiedesse il voto segreto su un proprio provvedimento, è una sfiducia" dice Patrizia Morelli di Alpe.

Per l'Assessore regionale al Bilancio, Renzo Testolin: "La Valle d'Aosta si è presa una forte responsabilità dando risposte in molti ambiti" mentre per il Presidente della Regione, Laurent Viérin: "Questa variazione porta risposte a 400 operai dei cantieri forestali, abbiamo investito sui nostri comuni, abbiamo ripristinato le cattedre di tecnologia e portato i soldi per l'alternanza scuola lavoro, abbiamo garantito i finanziamenti all'Arev e i danni da gelate, ci sono le risorse per i rinnovi contrattuali". 

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