Il Confidi Cts dovrà restituire 5,7 milioni di euro alla Regione

La decisione del Tar che ha respinto il ricorso.
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Cronaca

Confidi Cts Valle d’Aosta dovrà restituire i 5,7 milioni di euro accantonati e non utilizzati al momento della  fusione con l’omologo piemontese. A metterlo nero su bianco è il Tar di Aosta che bocciato il ricorso promosso dal consorzio all’epoca guidato da Pierluigi Genta.

I giudici ricordano nella sentenza come "le modificazioni della struttura giuridica del Consorzio determinava il venir meno della decisione regionale di finanziare il Confidi, con richiesta di restituzione (limitatamente) dei fondi rischi “non ancora utilizzati”, non disponibili dalla futura gestione che sarebbe stata intrapresa e proseguita da parte di un Consorzio diverso, non riconosciuto, ed extra-territoriale".

Inoltre "la pretesa (ed obbligo) alla restituzione è stata disposta dall’Amministrazione regionale esclusivamente “per il futuro”, cioè per le somme “non utilizzate” (nei Fondi) alla data dell’intervenuta fusione (ritenuta legittima, ma non ulteriormente finanziabile da parte della Regione). Quindi debbono essere restituite dal Consorzio solo le somme accantonate e non utilizzate al momento della stipulata fusione” mentre "possono maturare effetti negativi sui finanziamenti già concessi precedentemente, che determinano “fondi impegnati”.

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