I vestiti della Regina sorprendono il pubblico di Sarre

Esposti diversi capi unici provenienti dalla collezione personale della principessa Maria Gabriella, assente a Sarre, ma che si è detta emozionata e felice del ritorno dei vestiti in questa stupenda residenza.
Chantal Certan, Paolo Sammaritani e Nicoletta Spelgatti
Cultura

Un weekend decisamente impegnativo quello dei castelli della Media Valle: dopo l'apertura straordinaria di Aymavilles, sabato 4 agosto è toccato al Castello Reale di Sarre rubare la scena e vestirsi a festa. Vestirsi. Nessun verbo potrebbe essere più consono: le sale dell'edificio, reso celebre come residenza di caccia, ospiteranno fino al 23 settembre la mostra Reine de l'Elégance – Abiti di corte di Maria José di Savoia, esposta per ora solo a Parigi e Istanbul.

Organizzata dall’assessorato regionale alla cultura in collaborazione con l’amministrazione comunale di Sarre, la Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia, le delegazioni Fai Valle d’Aosta e Suisse Romande e l’Académie Saint-Anselme d’Aoste di cui la regina Maria José era socia onoraria, l'esposizione raccoglie nel salone di rappresentanza gli abiti più sontuosi del membro della casa reale, ma anche due pezzi molto particolari, come l'abito in seta color avorio confezionato su misura per lei dalla sartoria napoletana di Concettina Buonanno e reso celebre perché protagonista di un intenso scatto della fotografa Ghitta Carrel nel 1938, nel quale la regina sfoggia dei gioielli creati in Italia, all'epoca chiaro gesto politico di orgoglio italiano.

Un altro pezzo singolare è il vestito da volontaria crocerossina e, come spiega Sandra Barberi, curatrice della mostra “è un abito che di solito la Fondazione ginevrina Umberto II e Maria José di Savoia non prestano, ma è arrivato qui vista la numerosa documentazione che il castello di Sarre possiede su questo aspetto della vita di Sua Maestà”.

A sottolineare l'importanza di questa esposizione per il comune di Sarre Massimo Pepellin, emozionato e soddisfatto per il traguardo raggiunto: “Era da diverso tempo che l'amministrazione comunale voleva organizzare qualcosa di culturalmente importante. L'idea è nata dopo che il FAI giovani in autunno ha fatto conoscere ai valdostani e non solo il patrimonio della nostra comunità. Abbiamo allora intessuto rapporti importanti, soprattutto con Glorianda Cipolla (presidentessa FAI Valle d'Aosta ndr), la quale ci ha aiutato veramente molto grazie al suo legame di amicizia con Giuseppina Pierard della Fondazione e alla fine siamo riusciti a portare qui questi pezzi unici e meravigliosi”. 

L'occasione di portare alla luce ricordi di un pezzo di storia italiana e di approfondire la storia dell'Italia, nel giorno del compleanno della Regina Maria José,coincide con la scoperta di un aspetto più mondano e però sconosciuto dei reali italiani. La mostra vuole avvicinare i valdostani e i turisti al periodo compreso fra il 1936 e il 1942, quando i Reali hanno vissuto e amato la residenza valdostana.

Umberto si congeda nel 1946 con il titolo di Conte di Sarre e i suoi sforzi negli anni '20 per far diventare il Castello di Sarre nuovamente importante sono alcuni dei motivi che fanno sì che la residenza alle porte di Aosta sia la casa naturale perfetta per l'esposizione.

Maria José era un'ambasciatrice del made in Italy nel mondo, una donna dalla straordinaria eleganza, la cui figura non può e non deve essere legata solo all'immagine alpinistica, così come quella del castello, che, oltre alle famose sale adornate con corna e trofei, sa regalare ai visitatori la sua parte più sofisticata e mondana e questa esposizione vuole essere un nuovo punto di partenza per la residenza.

La mostra rimarrà aperta dal 5 agosto al 23 settembre, tutti i giorni, dalle 9 alle 19, visita ogni mezz’ora, ultimo ingresso alle 18.30.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte