Guide alpine, depositata una proposta di legge per riconoscerle come professioni usuranti

A depositarla è stato il deputato valdostano Rudi Marguerettaz.
Immagine di archivio
Politica

Riconoscere il lavoro di guida alpina come professione usurante. Nei giorni scorsi il deputato valdostano Rudi Marguerettaz ha depositato una proposta di legge che va in questa direzione.

L'iniziativa, elaborata in collaborazione con  l'Uvgam (l'unione valdostana guide di alta montagna), è stata redatta con il sostegno tecnico del dottor Guido Giardini, responsabile del centro di medicina di montagna dell'Usl, il quale ha certificato i rischi e le patologie che possono derivare da questa particolare professione. Nel testo della proposta di legge si ricorda, infatti, come il lavoro di guida alpina "obbliga il professionista a una continua variazione dei ritmi biologici, in particolare del ritmo sonno-veglia, con necessità di dormire poche ore, svegliandosi molto presto. Tale comportamento alla lunga può determinare un disturbo del sonno tipo insonnia cronica, a sua volta causa di possibili disturbi cardio-vascolari ed endocrini". Inoltre l’esposizione cronica ai raggi solari in alta quota "può condurre allo sviluppo di lesioni precancerose che, qualora sottovalutate o ignorate, possono evolvere in neoplasie maligne della pelle (epiteliomi e melanomi). 

"Se a questo aggiungiamo la grande responsabilità che le guide alpine hanno nei confronti dei clienti, la cui incolumità è evidentemente legata al benessere psicofisico dei loro accompagnatori – sottolinea Rudi Marguerettaz – si può facilmente capire la necessità che la professione di guida alpina sia inserita tra le attività usuranti".

Alle professioni usuranti, inserite in un decreto del Ministro del Lavoro, sono riconosciute delle agevolazioni dal punto di vista previdenziale.

"Non ritengo verosimile che la proposta di legge possa essere discussa nel corso di questa legislatura – spiega il deputato -, è tuttavia importante che la problematica sia stata posta e che abbia ottenuto la condivisione di numerosi colleghi appartenenti a diversi schieramenti politici".

La proposta è stata sottoscritta da altri 22 deputati, tra i quali tutti i componenti delle minoranze linguistiche, il Presidente dell'intergruppo parlamentare "Amici della montagna"  Enrico Borghi, l'ex Presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai.

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