Finanziaria regionale, prime scintille in Consiglio regionale

Il Presidente del Consiglio ha chiuso prima del tempo la discussione generale quando ancora diversi gruppi non avevano depositato gli ordini del giorno.
Consiglio regionale
Politica

Non è ancora entrata nel vivo la discussione sui due disegni di bilancio ed è già alta tensione al primo piano di Piazza Deffeyes. A fare saltare i nervi a non pochi consiglieri è stato il Presidente del Consiglio, Andrea Rosset, che dopo aver più volte chiesto ai colleghi di intervenire, non ricevendo risposte, ha chiuso prima del tempo la discussione generale. Non hanno preso parte così al giro di interventi, la maggior parte dei capigruppo di maggioranza e minoranza. Ma non solo, come concordato ieri durante la conferenza dei capigruppo, prima della chiusura della discussione dovevano essere depositati gli ordini del giorno. Iniziative che non tutti i gruppi hanno avuto modo ancora di depositare. La seduta è stata quindi sospesa per cercare una soluzione. 

Poco prima della sospensione è da registrare il duro intervento di Roberto Cognetta che ha preso di mira l’Assessore regionale all’Economia, Ego Perron. 
“Questa finanziaria non è più la finanziaria del Governo” ha detto il grillino “Alla luce di questo bilancio Assessore un ragionamento profondo deve farlo, non è normale che uno presenta una legge e la sua stessa maggioranza gliela trasformi. Il suo lavoro dal punto di vista politico è giunto al capolinea”. Dai banchi della maggioranza, Claudio Restano di Pour Notre Vallée ha parlato di bilancio “entrato con un abito e uscito con polo e jeans” e di “politica del fare in fretta” citando l’articolo 19, la quotazione in borsa di Cva ma anche la querelle Tor Vs 4k. 

Casa da gioco entrata anche nel discorso di Elso Gerandin del gruppo misto di minoranza.  “Non può esserci solo l’isola felice del Casinò, bisogna pensare a tutti i settori e a tutte le categorie in difficoltà, senza avere i primi della classe.  Trovo drammatico che nella relazione dell’Assessore lei non citi il casinò, o è un problema di cui ci si vergogna a parlare o è un problema senza soluzione”. 

Parole condivise anche da Chantal Certan di Alpe. “Il Casinò è fonte di grande preoccupazione per l'intera regione visto che drena e condiziona ingenti risorse pubbliche e sul quale si è discusso molto durante l'esame in Commissione: è emerso che il Governo ha bleffato con i cittadini e sappiamo che l'inganno in politica è mortale”.

Critiche sul dossier Casinò sono giunte anche dai banchi di maggioranza con Stefano Borrello di Stella Alpina. In particolare il consigliere ha denunciato “una certa superficialità nell'affrontare alcuni temi” e ha annunciato la volontà di mettere a disposizione “la nostra esperienza per cercare di migliorare questo bilancio.”

Per Carmela Fontana del Pd-Sinistra Vda il “bilancio è caratterizzato da due parole chiave: “ripresa economica e sviluppo. L'intera manovra tende infatti a questi due obiettivi, considerando i timidi segnali di ripresa e il superamento del Patto di stabilità”. Di "buona legge" ha parlato anche Nello Fabbri di Uvp "perché cerca di migliorare il futuro della nostra comunità e perché è frutto di un lavoro corale tra Giunta e Commissione, che, per la prima volta, ha coinvolto tutti paritariamente". 

Infine per l'Uv ha preso la parola David Follien: “Per la prima volta dopo diversi anni, questo documento ha note timidamente positive, grazie alla riduzione dell'accantonamento allo Stato e l'introduzione del pareggio di bilancio, per noi positivo”.

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