Elezioni regionali: le ricette delle liste in campo a confronto

Abbiamo spulciato i 10 programmi delle liste in campo e provato a mettere a confronto le proposte su alcuni temi trasversali. Ecco la prima delle due puntate
nuvole, sogni
Politica

Lasciando da parte gli slogan – più sviluppo, più futuro, più uguaglianza, più famiglia, più benessere, più tutto insomma – quali sono le proposte che le singole liste hanno inserito nei loro programmi? Quali ricette ipotizzano per risolvere i problemi annosi della nostra Regione e rilanciarne la crescita?

Abbiamo cercato di scoprirlo mettendo a confronto i 10 i programmi delle liste e dei movimenti che si presentano alle elezioni regionali del 20 maggio prossimo su alcuni temi trasversali e cruciali per la Valle.

Nello scegliere cosa evidenziare e cosa no abbiamo decisamente privilegiato le proposte concrete, più misurabili e comprensibili, agli ideali.

COSTI DELLA POLITICA

Diverse forze in campo hanno puntato sulla riduzione dei costi della politica, consci di come l’ipotesi di mettere mano al portafoglio dei consiglieri possa fare breccia nell’elettorato. 

Fanno eccezione il Partito Democratico e MOUV che non ne parlano nei programmi e l’Uv che liquida la questione in due righe, in francese, piuttosto generiche: “Une révision est nécessaire et doit être réalisée immédiatement, avec transparence et réalisme, pour garantir l’exercice de la fonction politique à tous”.

Le proposte concrete sul tavolo invece sono diverse: si va dalla diminuzione del numero di consiglieri regionali messo in campo da 5 stelle e Centro destra, che per UVP diventa anche una riduzione del numero di assessorati.

Per le indennità i 5 stelle dichiarano che i loro consiglieri prenderanno 2700 euro netti al mese (l’eccedente sarà versato in un fondo restituzione) e della diaria tratteranno solo lo speso per finalità politiche.

Anche la lista Impegno Civico ha sul tema una ricetta: abolizione totale della diaria (che è esentasse), indennità ridotta del 20%, indennità di funzione del 50%, e abolizione del contributo ai gruppi consiliari in passato oggetto di attenzione da parte della magistratura per l’uso improprio.

CASINO

Da destra a sinistra la ricetta per sollevare le sorti della casa da gioco sembra la stessa: affidarne la gestione, insieme al Gran Hotel Billia, a società terze e private mediante gara mantenendo la proprietà pubblica (Centro Destra Valdostano, MOUV, Impegno civico, Alpe).

Più morbide le posizioni di Lega e UVP che parlano genericamente di ristrutturazione organizzativa e finanziaria. L’eventuale privatizzazione della casa da gioco è citata nei programmi dell’Union Valdôtaine (in modo più laconico) e in quello del M5S che parla di “ridimensionamento delle quote regionali nelle società partecipate di carattere non strettamente istituzionale”.

Il Pd individua come via d’uscita all’attuale situazione critica il “concordato preventivo in continuità di gestione” in moda da “permettere la ristrutturazione dell’azienda e la definizione di un nuovo contratto aziendale del turismo al fine di ridurre i costi di gestione e preparare l’azienda ad una privatizzazione”.

Il Pd, i 5 Stelle e Alpe esplicitano nei loro programmi di non voler più usare soldi pubblici per la casa da gioco.  

Si distingue, infine, la posizione di Impegno Civico che propone anche la non meglio precisata “riduzione della componente del gioco d’azzardo” per potenziare la vocazione turistica.

FAMIGLIA

Per aiutare le famiglie valdostane a uscire dalla crisi, a fare più figli e a farsi carico degli anziani, le soluzioni prospettate non mancano né per numero, né per fantasia.

Centro Destra e Stella Alpina Area Civica PNV puntano sulla defiscalizzazione: con l’applicazione di quozienti progressivi (più figli, meno tasse) i primi, meno Irpef (meno 252 euro per figlio a carico e no tax area fino a 20 mila euro) i secondi.  Uv propone la semplificazione all’accesso agli asili nido, eliminazione dell’ISEE e introduzione di un costo forfettario delle rette.

A livello organizzativo in futuro dovremo avere l’Agenzia per la famiglia (UVP), la Carta famiglia per l’accesso ai servizi (Stella Alpina-PNV) e istituire le tariffe famiglia con accessi gratuiti ai minori e sconti ai genitori e un bonus per bimbi da 0 a 3 anni (Stella Alpina-PNV).

La Lega sulla famiglia cala il bonus con asili nidi gratuiti (non è chiaro se per tutti o solo per le fasce deboli perché c’è un’incongruenza tra testo esteso del programma e sintesi), voucher di conciliazione lavoro-famiglia per le donne, voucher per anziani, bonus famiglia e revisione della legge per l’accesso alle case popolari con innalzamento degli anni di residenza portandoli a 10 anni in Italia e 5 in Valle d’Aosta. (La Consulta aveva in passato bocciato un'iniziativa legislativa che chiedeva 8 anni di residenza in Valle).

Impostazione parzialmente diversa quella del Partito Democratico che propone, infine, la misura unica per la famiglia, un database unico che misuri l’entità dei contributi dei singoli nuclei per evitare opportunismi e mero assistenzialismo.

A seconda di chi vincerà poi in Valle d’Aosta potrebbe nascere una Cittadella degli anziani, punto di aggregazione per la terza età (UVP).

TRASPORTI

A leggere le buone intenzioni delle liste in campo su trasporti e mobilità viene da chiedersi perché la Valle d’Aosta si trovi in questa situazione critica per quanto riguarda spostamento in treno, autostrada e aeroporto.

Ferrovia

Tutti d’accordo sull’elettrificazione dell’Aosta-Torino (Pd, 5stelle, Lega, Impegno Civico, Alpe, Uv e Mouv) con l’UV e Alpe che rilanciano fino a Courmayeur, UVP che parla di generico ammodernamento e Impegno civico e Alpe che fissano l’obiettivo dei 90 minuti per raggiungere il capoluogo piemontese. Il Centro Destra la ferrovia invece la vuole regionalizzare per poi innovarla.

A volere esplicitamente la riapertura dell’Aosta-Pré-Saint-Didier, dai programmi, sono solo la Lega, i 5 Stelle e Impegno Civico e Uv, mentre il PD e Alpe puntano rispettivamente su  una metropolitana leggera per l’Alta Valle, “una modalità di trasporto più leggera e collegamenti rapidi con le vallate laterali via bus” i secondi.

Un sistema di trasporti integrato gomma-rotaia e il biglietto unico sono nei programmi, seppur con alcune differenze, di Alpe, Impegno Civico, 5 stelle e Union.

Sul piano dei collegamenti l’UV propone anche un collegamento quotidiano con Aosta, Malpensa e Torino Caselle.

Autostrada

Migliorare la situazione dell’autostrada più cara d’Italia con la riduzione delle tariffe è un altro must delle liste in campo. Anche qui le soluzioni trovate sono spesso comuni alle diverse forze in campo: Mouv,  Stella Alpina/Area Civica/PNV propongono di “comprare la rete autostradale” acquisendo la maggioranza delle azioni delle autostrade (MOUV) e della sola Aosta-Mont Blanc, valutata anche da Alpe.

La vignetta sul modello svizzero per i residenti è messa in campo da Alpe (che individua anche il costo mensile di 15€), da UVP che invece parla di vignetta con tariffa agevolata e dall’UV. Di maggiori sconti ai residenti sull’Aosta-Torino parla invece il programma di Stella Alpina-PNV. Alpe nel suo programma propone anche di trasformazione la tratta Aosta Est – Aosta Ovest in tangenziale gratuita sull’onda delle sperimentazioni sin qui fatte.

La via per ridurre i costi dei pedaggi per il Centro destra è quella di impugnare il caro autostrade e ridiscutere con la società concessionaria, rinegoziazioni che vogliono portare avanti anche l’Union e la Lega che promette anche sconti per residenti per il passaggio ai due trafori.  Più ermetica la proposta del Movimento 5 Stelle, che propone di “ricontrattare le concessioni autostradali anche attraverso forme di co-marketing”.

Aeroporto

L’aeroporto infine va riconvertito a aerostazione per il volo a vela e turistico per Impegno Civico e Alpe. Infine di trasporto ciclabile e di incentivo all’uso della bicicletta parlano Alpe e Impegno Civico: la lista civica arancione propone anche la Ciclovia Baltea che si raccordi con quella VEN_TO in costruzione tra Venezia e Torino.

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