Dietrofont sui trasporti: il Consiglio ora approva all’unanimità lo sviluppo della ferrovia in Valle

Passa all’unanimità la legge di iniziativa popolare proposta dal Comitato “Vda Riparte” che prevede l’ammodernamento della linea.
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Possono esultare i 7.143 valdostani che hanno firmato la petizione per migliorare la ferrovia. Con loro possono gioire tutti i pendolari della tratta e coloro che credono in una ferrovia moderna e efficiente e desiderano sviluppare il disastrato trasporto ferroviario in Valle d’Aosta. “Di grande vittoria e di risultato storico” parlano le oltre 18 organizzazioni che hanno raccolto le firme e che si sono riunite sotto il cappello del Comitato Vda Riparte: “si inverte così la logica con la quale affrontare il tema della mobilità in Valle, dal non si può fare a si deve fare e si lavora per questo obiettivo.”

Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha, approvato nel pomeriggio di oggi all’unanimità – 33 consiglieri presenti, 33 favorevoli – la proposta di legge di iniziativa popolare presentata dal Comitato.

Parere favorevole era già stato espresso, nei giorni scorsi, dalla commissione consiliare. “Abbiamo fatto degli emendamenti che sono stati sottoposti e condivisi con i promotori dell’iniziativa” ha spiegato in aula il relatore Giuseppe Isabellon dell’Uv che si è detto soddisfatto per il risultato raggiunto. “Questa legge è un grande passo avanti che sancisce la volontà politica di sviluppare il servizio ferroviario, volontà finora un po’ debole” ha dichiarato Patrizia Morelli di Alpe. La consigliera di Alpe non ha poi risparmiato una stoccata alla maggioranza: “la partecipazione dei cittadini alla vita politica è sempre positiva, in questo caso di fatto l’iniziativa popolare certifica l’inadeguatezza della azione politica regionale”.

E ora cosa succederà? La legge approvata prevede che la giunta regionale presenti, entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge, ovvero entro il mese di giugno, al Consiglio regionale un “Programma strategico di interventi”, previa consultazione di Rete Ferroviaria italiana, Ministero dei trasporti e Regione Piemonte. Programma che, secondo la proposta, dovrà articolarsi in elementi concreti e precisi: l'elettrificazione, l'ammodernamento, il raddoppio selettivo della linea ferroviaria Aosta-Ivrea ma anche la riattivazione dell'Aosta /Pré-Saint-Didier con l'eventuale prosecuzione della linea ferroviaria fino a Courmayeur.

Unanime nella discussione in aula la soddisfazione delle diverse forze politiche. “Dovremo arrivare alla fine di questi 180 giorni con le idee chiare, instaurare buoni rapporti con i soggetti coinvolti e dovremo capire come trovare le risorse” ha detto Luigi Bertschy che ha indicato, tra le opportunità, anche l’annunciata quotazione in borsa della Cva.

Di risorse e della complessità dell’intervento ha parlato in aula anche l’Assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz. “La ferrovia è un valore per tutti, il problema è riuscire a creare le condizioni per fare una serie di attività e da poco abbiamo avuto le competenze per farlo”. Marguerettaz ha quindi chiesto di costituire, sin da subito, un gruppo di monitoraggio, in cui coinvolgere anche un rappresentante del comitato promotore, per controllare lo stato avanzamento delle azioni che verranno intraprese in seguito dell’approvazione di questa legge.

 

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