Da Messina alla Valle d’Aosta: arrivati nella nostra regione 31 migranti

Il gruppo è composto da maschi adulti, provenienti dalla regione sub-sahariana. Al poliambulatorio di Nus, le visite mediche, seguite dalla sistemazione in varie strutture di accoglienza sul territorio, tra le quali Arpy di Morgex, Châtillon e Aosta.
L'arrivo di migranti a Saint-Chrisotphe
Cronaca

Il loro viaggio ha avuto inizio a Messina, dov’erano sbarcati negli scorsi giorni. Dopo una sosta a Taranto, destinazione di un altro gruppo di loro, il bus ha continuato alla volta della Valle d’Aosta, dov’è arrivato attorno alle 22 di ieri, mercoledì 29 novembre. A bordo, trentun migranti assegnati dal ministero all’accoglienza nella nostra regione.

Si tratta di maschi adulti, provenienti da vari Paesi della regione sub-sahariana, tra i quali Ghana, Mali, Sudan, Nigeria, Costa d’Avorio e Burkina Faso. Giunti al poliambulatorio di Nus, sono stati sottoposti alle visite mediche previste dal protocollo, dal personale dell’Unità Sanitaria Locale e del comitato regionale della Croce Rossa Italiana.

Dopo le procedure sanitarie, i migranti sono stati presi in carico dai rappresentanti di sei cooperative, che li hanno alloggiati, a seconda delle rispettive disponibilità, nelle strutture di accoglienza in vari comuni della valle, tra i quali Morgex (Arpy), Châtillon ed Aosta. Il numero di richiedenti protezione nella regione supera, al momento, le trecento unità, non lontano dal tetto fissato per la nostra regione.

Il passo successivo alle visite e all’alloggiamento è la presentazione della richiesta di asilo in Italia, all’ufficio immigrazione della Questura, con i modelli in cui il migrante specifica le persecuzioni di cui è stato vittima nel Paese di provenienza. Sull’accoglimento, o meno, si pronuncia una commissione con sede, per chi presenta l’istanza in Valle, a Torino.

0 risposte

  1. Meraviglioso.Sono tutti aspettati davanti al supermercato per chiedere l’elemosina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte