Cva, lo stop alla quotazione diventa un impegno alla “trasparenza prima di decidere”

Bocciato l'emendamento del M5S che chiedeva di abrogare l'articolo della finanziaria che dà avvio al processo di quotazione. Nelle prossime ore sarà discussa una risoluzione presentata da Bertin, Padovani e Gerandin.
La Centrale CVA di Quart
Politica

Lo stop al processo di quotazione, potenzialmente nei numeri del Consiglio regionale, si trasforma in un impegno alla trasparenza del percorso “prima di una decisione politica definitiva”. 

L’emendamento al disegno di legge di variazione al bilancio, presentato dal M5S per abrogare l’articolo della finanziaria che dà avvio al processo di quotazione, è stato bocciato con l’astensione della maggioranza e dei gruppi Uv, Pd e Epav.

La moratoria, annunciata nei giorni scorsi dal consigliere di Mouv Elso Gerandin diventa una ben più “tiepida” risoluzione (firmata anche da Bertin e Padovani), che sarà discussa nelle prossime ore, e che impegna il governo ad “attivarsi nel più breve tempo possibile affinché si acquisisca il piano strategico e il piano industriale al fine di avere gli elementi necessari per valutare le eventuali ricadute positive derivanti dal processo di quotazione”, “a dare necessarie indicazioni affinché la società non provveda nel frattempo all’assegnazione di ulteriori incarichi a consulenti o ad atti che portino al processo di quotazione” e a “attivarsi affinché dopo l’acquisizione del piano strategico e industriale sia data ampia informazione e illustrazione ai valdostani”. 

“Vi professate tutti autonomisti, l’acqua è un bene comune su cui la Valle d’Aosta ha competenze nello Statuto. E’ il M5S che deve difendere l’autonomia?” sbotta il capogruppo grillino Stefano Ferrero. “I soldi che arriveranno dalla vendita li mettiamo in tasca alla Giunta per la campagna pre-elettorale?”. 

Annunciando l’astensione della maggioranza il Presidente della Regione, Pierluigi Marquis spiega: “Senza l’approvazione del Consiglio la quotazione non potrà esser fatt. “L’azionista nel momento in cui deve difendere gli interessi dei valdostani deve esercitare delle scelte consapevoli ma oggi non ci sono le condizioni. E’ altamente irresponsabile votare un emendamento così come è stato presentato”. 

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