Il Consiglio di amministrazione di Cva condivide la necessità di "opportuni approfondimenti legali" sulla risoluzione del Consiglio regionale del 25 gennaio che di fatto "licenzia" il Presidente Riccardo Trisoldi e il Direttore Paolo Giachino.
Il Cda della partecipata regionale, che si è riunito questa mattina, spiega in una nota di ritenere "condivisibile che siano disposti da parte di Finaosta gli opportuni approfondimenti legali in merito alla fattibilità" della risoluzione e che siano sentite "le posizioni degli interessati relativamente a quanto indicato nella risoluzione. Pertanto il Cda ha deliberato di attendere le risultanze dei pareri legali richiesti da Finaosta".
Nel frattempo dopo l'ultimatum lanciato da una parte del Consiglio regionale e la richiesta di istituire una commissione d'inchiesta sulla questione delle turbine cinesi, il Presidente Trisoldi ha inviato una lettera ai vertici di Finaosta nella quale si dice disposto a "rimettere il mio mandato di presidente di Cva, a semplice richiesta di Finaosta" annunciando la presentazione di una relazione per dimostrare "per tabulas, con dati oggettivi e documentazione a supporto, che i fatti a fondamento della Risoluzione sono non veri ovvero rappresentati in modo distorto". Trisoldi commentando la risoluzione parla di "accuse totalmente infondate sia in fatto che in diritto" e di una "indegna, oltraggiosa e pesantemente offensiva campagna stampa posta in essere nei miei confronti e del direttore che ha leso in modo purtroppo grave e del tutto ingiustificato la nostra immagine di onestà professionale che ha sempre caratterizzato il nostro operato".