Controlli della Guardia di finanza alla misteriosa convention “Per un mondo migliore” a Nus

COEMM e CLEMM Valle d’Aosta hanno organizzato oggi una riunione mirata ad illustrare il loro “progetto”. Dietro agli scopi dichiarati si intravedono però “partner finanziari”, “donazioni” e un misterioso “diritto di dignità”. Abbiamo approfondito.
L'auditorium di Nus durante la convention.
Cronaca

Promettono un “mondo migliore” e per spiegare il loro progetto hanno intrapreso anche il “New humanism tour”, un viaggio attraverso l’Italia, di cui la nostra regione ha ospitato oggi, sabato 29 aprile, la seconda tappa nazionale. Dal momento, tuttavia, che le donazioni economiche paiono un elemento non trascurabile del disegno delle entità associative promotrici – cioè il COEMM e il CLEMM Valle d’Aosta – l’iniziativa ha attratto l’interesse anche della Guardia di finanza, che ha effettuato dei controlli in occasione della convention accolta nel pomeriggio dall’auditorium di Nus. Affrontare il tema presuppone entrare in un dedalo di luci e ombre, che dall’esterno sembra una realtà associativa come tante ne esistono, ma approfondendolo pare contenere di più ed altro.

I misteriosi promotori

Secondo quanto emerge da Internet, COEMM sta per “Comitato Organizzatore Etico per un Mondo Migliore”. Formalmente è una “libera associazione non profit”, fondata nel 2010, con sede a Treviso. Sul suo sito web si legge che lo scopo è “contribuire ad abbattere la povertà nel Mondo, partendo dall’Italia. E creare i presupposti per una prosperità solidale diffusa”. I CLEMM, cioè “Circoli Locali Etico Mondo Migliore”, sono invece l’articolazione territoriale dell’organizzazione principale. Il loro responsabile, secondo il regolamento scaricabile sul web, è denominato “Capitano”, mentre gli affiliati vengono definiti “Persone Ospiti o, più metaforicamente, ‘giocatori’”.

Fin qui, al di là di una certa eccentricità delle denominazioni, nulla di inquietante, ma la lettura di altre parti del regolamento presente in rete fa nascere qualche interrogativo spontaneo. Gli affiliati di un CLEMM debbono essere non meno e non più di 11. Perché? “In questo modo si realizza l’opportunità per coinvolgere alcuni propri familiari, ma anche Persone amiche ed esterne alla propria famiglia. Ma in un numero che non può nuocere alla collettività, in caso di negatività interne”. Una sorta di misura mirata ad “autoestinguere” eventuali contrasti, insomma, anche se chissà per quale motivo dovrebbero sorgerne.

Non è tutto. Gli affiliati devono attenersi alle quattro regole basilari del “progetto COEMM”, vale a dire: “Etica, Altruismo, Riservatezza, Buona Comunicazione”. Solo così facendo, “si sono compresi i veri valori” della missione associativa “e li si sa replicare compiutamente nel nostro fatidico ‘Passa Parola’ solidale, etico ed altruistico (ma riservato quando serve)”. Un obiettivo universale, quindi, e perfino condivisibile, per il quale spendersi attraverso un assiduo “tam tam” verbale, ma attenzione a parlarne troppo e con chiunque. 

Etica ed altruismo? Per il COEMM offrono dei vantaggi…

E chi “non riga dritto”? Il regolamento è chiaro: “non sarà inserito nel Programma COEMM e non godrà dei vantaggi previsti”. Vantaggi? Cosa c’entrano con un mondo migliore e con la solidarietà? Continuare a leggere non lo dice, anche se la disciplina del CLEMM prosegue dicendo che “per quei componenti allineati alle 4 Regole del Progetto/Programma, quanto ipotizzato diventa realtà (fra cui l’oramai celeberrimo QUID, previsto come Diritto di Dignità; che i Partner Finanziari internazionali del COEMM erogheranno agli appartenenti ai CLEMM, una volta che il COEMM ne darà nulla osta)”.

Un “celeberrimo Quid” erogato da “partner finanziari internazionali del COEMM”? Di più, al riguardo, il regolamento non specifica, ma dai flutti della rete emergono varie puntate di “Striscia la notizia” in cui l’associazione è stata tirata per la giacca. Secondo il Tg satirico di Mediaset (ma anche altre pagine web “antibufala” ne parlano) il “progetto” mirato a migliorare il globo si reggerebbe sulla promessa, agli affiliati, di ricevere una somma mensile interessante (superiore al migliaio di euro), dopo aver completato un periodo di un anno di versamenti minimi, da effettuare ogni mese (dell’ordine di pochi euro).

Insomma, per chi ha provato ad analizzarlo, nulla più che una “piramide”, una struttura sul crinale della legalità in cui si entra all’ultimo gradino (versando) e difficilmente si arriverà mai a vedere dei quattrini in cambio, perché salire ai livelli successivi richiede ingressi di nuovi partecipanti in quantità che difficilmente il “progetto” raggiungerà mai. Per garantirne il funzionamento, la moltiplicazione degli "entranti" dovrebbe infatti avvenire a ritmi esponenziali, ma il calcolo porta a raggiungere ben presto cifre non lontane dal totale della popolazione mondiale. Semplicemente impossibile. Eppure, gli organizzatori tentano comunque di fare proseliti proprio con le convention sul territorio. 

L’appuntamento in Valle d’Aosta

L’annuncio dell’appuntamento di Nus, iniziato alle 15 di oggi e conclusosi attorno alle 19, è apparso proprio sul sito del CLEMM Valle d’Aosta. Malgrado si tratti di un blog, nessun post precedente. Solo alcune foto di paesaggi suggestivi e poche righe per lanciare il ritrovo in media valle (in origine, forse in previsione di un’affluenza maggiore, doveva tenersi al Palais di Saint-Vincent, ma poi l’ipotesi è sfumata), con la partecipazione “della Dott.ssa Maura Luperto Presidente COEMM International, del nostro primo Capitano Dr. Maurizio Sarlo, Segretario Generale COEMM e del critico cinematografico Dott. Vittorio Giacci”. Sono gli stessi nomi (in particolare Sarlo) che ritornano nei servizi televisivi di cui si è detto, spesso proprio impegnati in riunioni del genere. L’invito è firmato dal “vostro referente regionale, Augusto Pellegrino”, anche se il registrante della pagina web è Alessio Giordana.

Sopra al testo dell’invito, catturano l’attenzione due righe in rosso: “Effettua una donazione e ricevi il tuo biglietto. Clicca qui!”. Seguire il link porta ad una pagina in cui si specifica che la "donazione minima è di 10 Euro e consente l’accesso al salone della convention". Il pagamento, si legge, è “tramite ricarica Postepay o bonifico bancario”. Vengono quindi forniti il codice fiscale e il numero di carta da ricaricare (ritorna anche qui il nome di Alessio Giordana). Per il versamento diretto su conto corrente, l’IBAN da accreditare. Presentandosi direttamente a Nus, ci siamo sentiti chiedere, da tre persone all’ingresso della sala, tutte di mezza età, “ha un biglietto?”. Alla risposta negativa, hanno ribattuto: “10 euro”. Più di un ingresso al cinema. Peraltro, chi l’ha detto che un “mondo migliore” debba essere a buon mercato?

I controlli delle Fiamme Gialle

Gli uomini del Gruppo Aosta della Guardia di finanza hanno accertato la presenza, all’interno dell’auditorium, di quasi duecento persone. Un centinaio aveva pagato online e una settantina di biglietti erano frutto della vendita in loco. Secondo quanto appurato dai finanzieri, i biglietti erano precompilati a 10 Euro, fatto che non pare andare esattamente nella direzione letta su Internet della “donazione minima”. Le Fiamme gialle hanno quindi esaminato altri aspetti amministrativi e di loro competenza e compilato un “Verbale di operazioni compiute”, documento che “fotografa” l’attività svolta in loco. “Abbiamo appreso dell’appuntamento – spiega il tenente colonnello Francesco Caracciolo, comandante del Gruppo – e siccome l’attenzione al territorio per noi è sempre elevata, abbiamo scelto di effettuare dei controlli. Gli approfondimenti sono in corso”. A quanto si apprende, riguarderanno in particolare le somme introitate. I quasi duecento paganti corrispondono ad un totale non lontano dai duemila Euro. Fuori dall’auditorium non si sa se il mondo sia migliorato, ma per chi ha affittato oggi la sala, difficilmente è peggiorato.

0 risposte

  1. A parte il fatto che la giornalista ha montato un’ottima messa in scena,
    Il sito web non è registrato a nome di Alessio (Fregati, volevate eh? Questa chiamasi diffamazione)
    Perché questi giornalisti pensano che andando a vedere il register del sito possano davvero accedere ai dati? Mi fate ridere; Oltre a ciò, Sarlo ha detto e ben spiegato che le donazioni NON sono obbligatorie e che appunto, l’euro mensile non serve a dare i 1500 euro! Dulcis in fundo, una giornalista che non sa scrivere..Bah

  2. Non vi sono misteri, informatevi bene prima di scrivere calcolate

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