Comincia a concretizzarsi la ciclabile Sarre-Avise

All'inizio del mese è stato approvato dalla Giunta dell'Unité un progetto di fattibilità dell'Unité Grand Paradis. Si pensa, sfruttando in buona parte poderali, sentieri e tratti di pista già esistente, ad una ciclabile di 15 chilometri tra Sarre e Avise.
Politica

“Siamo stati contattati come Unité dalla Regione proprio perché c'erano dei fondi a disposizione”. Il presidente della Gran Paradis e sindaco di Arvier Mauro Lucianaz spiega così il motivo della scelta di realizzare un nuovo progetto di fattibilità che riguarda il completamento della rete delle piste ciclabili nei primi paesi dell'Alta Valle: tra Sarre, Aymavilles, Saint-Pierre, Villeneuve, Arvier e Avise.

“Si tratta di una quindicina di chilometri da percorrere in bicicletta e che permetteranno di unire ancora di più le nostre comunità – ha spiegato la sindaca di Aymavilles Loredana Petey, nel Consiglio comunale di inizio febbraio – il tracciato seguirà prevalentemente la Dora e si sfrutteranno strade già esistenti, con apposita segnaletica”.

Lo studio di fattibilità è stato approvato dalle strutture dell'assessorato regionale al Turismo, che ha trovato per il progetto risorse per 2 milioni e mezzo, sui 7 milioni e mezzo che saranno necessari per completarlo interamente. Gli incontri tra i sindaci della zona per cercare di rispolverare il progetto, vanno avanti dal 2016, anno in cui sono stati realizzati alcuni tratti di percorso a Saint-Pierre.

I nuovi tracciati continuerebbero la pista dal campo sportivo di Sarre, per ricongiungersi con il tratto di Saint-Pierre, completato nel maggio 2016 e che parte all'altezza del casello dell'autostrada, tutto sulla sinistra orografica della Dora. In questo primo tratto è previsto il passaggio con tre passerelle sull'acqua attraverso gli isolotti dietro il campeggio di Sarre.

A metà del tratto già costruito di Saint-Pierre sarà eretta un'ulteriore passerella sulla Dora verso lo spiazzo del campo sportivo di Aymavilles, sulla destra orografica del fiume. Nella stessa zona si pensa anche alla realizzazione di una nuova area camper.

La pista poi, passando da un'ulteriore ponticello sul Grand Evya, si dirige nel territorio di Villeneuve, ricongiungendosi con il tratto già presente che passa per Chavonne e arriva, tagliando il centro del paese e oltrepassando il torrente Savara, all'ex passaggio a livello di Champagne. “Qui – spiega Lucianaz – è prevista la realizzazione di un ponte che passa sopra la Statale”.

Con un ulteriore ponte il percorso si sposta nuovamente alla sinistra orografica della Dora e passa sotto le zone dei vigneti prima del confine con Arvier. Il tratto arriva poi nuovamente all'altro lato del fiume, su un percorso già esistente, poco prima del capoluogo di Arvier, per giungere ad Avise, a sinistra del corso d'acqua.

Altri tratti di ciclabile concorreranno poi a rendere più denso il percorso e poter circolare con le bici all'interno dei paesi coinvolti. È il caso del baffo previsto da Sarre per far arrivare il ciclista dal campo sportivo sulla strada panoramica: “Avevamo fatto richiesta all'Anas di poter scavare un passaggio sotto la statale – racconta il sindaco di Sarre Massimo Pepellin – e ci hanno risposto con degli accorgimenti, che abbiamo recepito nel progetto preliminare”.

A Saint-Pierre invece, nell'ambito del progetto dello stesso studio di fattibilità per la Sarre-Avise, che è stato redatto dall'architetto Mauro Rosini, è previsto un collegamento tra il tratto esistente sul lungo Dora e il centro del paese: “Pensavamo di utilizzare una poderale che già c'è – spiega il sindaco Paolo Lavy – che risale fino a via Chanoux”.

I tempi per le realizzazioni dell'opera non sono semplici da calcolare. “Ora l'iniziativa sarà in mano alla Regione – spiega Lucianaz – che dovrà appaltare le tre fasi di progettazione”.

0 risposte

  1. Speriamo non si perda per strada questo progetto, e che si butti un occhio all’estero per progettazioni funzionali!
    Sulla fiducia, complimenti.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte