Chiusura del Parco della Stazione, Arci VdA si schiera contro: “Una perdita per tutti”.

Oltre alla critica, Arci cerca di mettere sul tavolo una soluzione alternativa: “Il migliore controllo del territorio è quello sociale, con servizi di presidio, tipo 'steward'".
Giardinetti Via Conseil des Commis
Politica

Non si fermano le polemiche in seguito alla notizia della paventata chiusura dei giardini della stazione, proposta dalle Forze dell'Ordine al Comune di Aosta durante una riunione del Cosp, il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, della settimana scorsa.

Ad esprimere la sua contrarietà, in una nota, è stata oggi l'Arci Valle d'Aosta che, tramite il suo referente Alexandre Glarey, scrive: “La chiusura di uno spazio pubblico è una perdita per tutti. Ingabbiare il parco comunale, impedirne la fruizione notturna è sbagliato perché si comunica alla cittadinanza una sensazione di paura e di emergenza, mentre Aosta resta comunque una città tranquilla, e perché si sposta l'eventuale problema in altre parti della città”.

Oltre alla critica, Arci cerca di mettere sul tavolo una soluzione alternativa: “Il migliore controllo del territorio è quello sociale. Seguendo la via già intrapresa da altre città europee, l'amministrazione comunale dovrebbe organizzare dei servizi di presidio, tipo 'steward'. Due o tre persone, con una pettorina riconoscibile, che con la loro semplice presenza dissuadono gli altri da compiere comportamenti contrari alla civile convivenza e che, in caso di necessità, possono chiamare le forze dell'ordine. Una soluzione più efficace ed economica che la costruzione dell'ennesimo muro”.

“Al Sindaco di Aosta ricordiamo che la nostra 'Veulla' non è Londra – chiude la nota – e che il nostro parco non è 'Hyde Park' (e lui, in effetti, non è Sadiq Khan): basterebbe una maggiore cura del verde, un po' più di pulizia e una persona in centro al parco, per controllarlo interamente. Ironia a parte, invitiamo il Comune di Aosta a valutare una gestione della sicurezza cittadina più congrua e coerente con il progetto di una città aperta e ospitale”.

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