Casinò, respinta la richiesta di dimissioni di Perron. “Ora parte la verifica”

Il risultato del voto dell'aula mostra la nuova geografia politica: contrari alla risoluzione Uv, Pd con Baccega e Lanièce di Stella Alpina.
L'aula del Consiglio regionale
Politica

Ego Perron può rimanere al suo posto. Bocciata la risoluzione che ne chiedeva le dimissioni ma il risultato del voto mostra la nuova geografia politica dell'aula: Pd e Uv con Mauro Baccega e André Lanièce di Stella Alpina (15 voti) respingono la richiesta mentre l'altro pezzo di Stella Alpina formato da Viérin, Borrello e Marquis, Leonardo La Torre di Uv, con Pour Notre Vallée e Uvp si astengono. Favorevole la sola minoranza, depositaria dell'iniziativa.

Nella discussione seguita all'annuncio di Perron è stato praticamente unanime il plauso per la scelta “responsabile” di lasciare le deleghe al Casinò.

“E’ il segnale per la partenza di una discussione politica che avverrà all’interno della maggioranza ma che dovrà coinvolgere un po’ tutti” commenta Luigi Bertschy di Uvp. “Dai prossimi giorni dovremo partire dalla verifica che verrà avviata per immaginare un futuro per il Casinò che auspichiamo che possa essere di rilancio e non solo di sostenibilità” fa eco Pierluigi Marquis di Stella Alpina. ”La verifica politica e strutturale dovrà essere affrontata con il desiderio di un confronto maggiore fra tutti nella conoscenza degli argomenti” aggiunge  Antonio Fosson di Pour Notre Vallée

Il Presidente della II Commissione, Leonardo La Torre lancia invece un messaggio al Presidente della Regione, Rollandin, che nei giorni scorsi aveva ribadito la necessità di arrivare al più presto alla ricapitalizzazione della casa da gioco. “Non sarà una legge speciale a salvare il Casinò perché avrà bisogno di essere votata e non sarà votata se non sarà chiara e non inquadrata in un percorso di una ristrutturazione aziendale”. Mette sul tavolo il cambio della “governance” invece il capogruppo Pd, Jean-Pierre Guichardaz

Non si accontenta delle deleghe Elso Gerandin che torna a chiedere le dimissioni dell’Assessore mentre Roberto Cognetta parla di “esecuzione rimandata”.

Albert Chatrian tira in ballo infine il Presidente della Regione Rollandin “non è l’unico responsabile ma è  un responsabile pesante" della situazione della casa da gioco e sugli esiti della verifica di maggioranza annuncia “noi ci saremo se ci sarà un cambio di rotta sui metodi”. 

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