Casinò, la soluzione non sembra così vicina

Dopo oltre due ore di confronto con l’Assessore regionale alle Finanze, i commissari della II e IV Commissione hanno poca voglia di concedersi ai microfoni. Ma la sensazione è che domani l’approvazione del bilancio possa anche saltare.
Economia

Salvare la casa da gioco. Sembra esser questo l’unico punto su cui convergono i diversi gruppi della maggioranza e della minoranza. Il come resta al momento ancora un mistero. Così come i tempi. Domani, venerdì 14 settembre, a Saint-Vincent è in programma l’Assemblea dei soci. Ma non è detto che questo sarà l’appuntamento decisivo per le sorti del Casinò. 

Dopo oltre due ore di confronto con l’Assessore regionale alle Finanze, Stefano Aggravi, i commissari della II e IV Commissione hanno poca voglia di concedersi ai microfoni dei giornalisti. La sensazione è che domani l’approvazione del bilancio possa anche saltare.

“Non è il momento di parlare, ma di guardare avanti. L’obiettivo principale è di salvare la casa da gioco” dice Mauro Baccega di Epav.

A offrire una breve sintesi dell’incontro è il Presidente della II Commissione, Roberto Cognetta. “L’Assessore ha spiegato in modo chiaro lo stato d’arte e quindi si aspetta domani l’assemblea per spiegare le posizioni rispetto al bilancio presentato, che deve esser approvato” spiega l’esponente di Mouv’.  “La linea è quella di un risanamento della società, cercare di non far pagare ai contribuenti valdostani risanamenti che non portano a nulla e al tempo stesso salvare la società”.

Qual è quindi la scelta che verrà fatta domani? “ Le possibilità sono “n”, la scelta deve esser fatta da un punto di vista tecnico, esistono delle leggi, il codice civile, la legge fallimentare, esiste la Madia". I tecnici da cui si aspetta la soluzione, spiega Cognetta, sono l'Amministratore unico ma anche il collegio dei revisori dei conti. "La politica ha dato un'indicazione: salvare la casa da gioco". 

A confermare la sensazione che l’Assemblea di domani potrebbe non esser ancora risolutiva per la situazione della casa da gioco, è lo stesso Cognetta che, alla domanda se ci sarà un ulteriore posticipo, risponde: “Questo io non lo so, la questione si sta ancora valutando rispetto a quanto verrà detto domani”. E poco dopo, "io non ho ancora capito come l'Amministratore intenda salvare l'azienda, magari lo dirà domani". 

La posizione di Mouv’, ribadita da Cognetta, resta comunque vicina a quella della Lega, soprattutto per quanto riguarda la concessione di nuovi finanziamenti pubblici.

“Se non ci sono i presupposti da piano, come previsto dalla legge, i soldi non si danno. Per una serie di ragioni il piano non è stato rispettato”. Posizione che non è cambiata neppure alla luce del parere pro veritate portato nei giorni scorsi dall’Amministratore unico Giulio Di Matteo “Possono fare anche tutti i pareri che vogliono e andare a Lourdes..”.  

Parole lontane da quelle dell'ex Presidente della Regione Pierluigi Marquis, che con Stella Alpina e Alpe, sostiene invece la necessità di proseguire con il piano lanciato nei mesi dal suo governo. "Non ci si deve limitare a fare una valutazione sui 6 milioni di euro, è arrivato il momento di fare il punto della situazione, per capire qual è il contributo che deve fornire il socio per sostenere il percorso intrapreso". 

Marquis parla, quindi, di "aggiornamenti necessari da fare al piano" con l'obiettivo di "provvedere a garantire la continuità della gestione, fondata sul percorso intrapreso l’anno scorso con l’approvazione della legge 2 e 7".

Alludendo poi probabilmente ad alcuni compagni di maggioranza, il Presidente della IV Commissione si dice "fiducioso che da parte di tutti ci sia un approccio orientato alla responsabilità, alla consapevolezza di quanto è importante la casa da gioco per l'economia valdostana, per il territorio, per lo sviluppo turistico. Per noi non è sollo fondamentale che il Casinò rimanga, ma che possa anche continuare a esser rilanciato attraverso un'azione importante". 

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