Casinò, Ferriani: “Ho ritirato la mia disponibilità per porre fine alla gogna mediatica”

Ferriani ribadisce di non essere "indagato/imputato per falso in bilancio", precisando come la vicenda sia "legata ad una querela palesemente strumentale ".
Corrado Ferriani
Cronaca

"Ho scelto di revocare la mia disponibilità a chi riteneva che la mia esperienza potesse essere utile al Casinò per porre fine a questa gogna mediatica che non fa bene a nessuno". Il commercialista Corrado Ferriani in una nota interviene sulla notizia che lo vede indagato, assieme al manager Guido Zampieri e all'imprenditore Mario Ronc, per la cessione del 50% delle quote della Valpetroli, la società di distribuzione carburanti gestore anche di alcune stazioni di servizio.

Ferriani ribadisce di non essere "indagato/imputato per falso in bilancio", precisando come la vicenda sia "legata ad una querela palesemente strumentale relativa ad una cessione di quote societarie nella quale sono stato interessato unicamente per una consulenza rivolta ad uno dei soci". Il procedimento era stato aperto dall'allora procuratore Pasquale Longarini a cui il commercialista aostano aveva chiesto "con insistenza di essere interrogato al fine di poter spiegare l’insussistenza di quanto contestato".  

"Sono certo, che, nel corso dell’udienza preliminare fissata per il 27 aprile 2017 (che peraltro sarà per me il primo confronto con l’Autorità giudiziaria), avrò modo di ottenere la chiusura tombale di questa assurda vicenda – sottolinea Ferriani –  che ritenevo un mero fastidio fintanto che non è stata utilizzata per finalità che nulla hanno a che vedere con la giustizia".

Ferriani definisce, quindi, "singolare" il momento in cui la notizia è uscita, il giorno prima la sua probabile nomina a co-amministratore del Casinò. "Credo che anche di questo dovrà occuparsi la magistratura". Infine il commercialista se la prende con l'ex assessore regionale alle Finanze, reo di aver commentato la vicenda sulle pagine de La Stampa: "È peraltro curioso, oltre che grottesco, che una parte politica della vecchia maggioranza abbia ritenuto di esprimere la propria opinione in merito a questa vicenda, attraverso il capogruppo dell’Union Valdotaine, Ego Perron, che oggi, come è a tutti noto, risulta indagato innanzi alla medesima Autorità giudiziaria, peraltro non su iniziativa di un privato cittadino che lo ha querelato, bensì su segnalazione dell’Autorità inquirente per reati contro la Pubblica Amministrazione".

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