Caminiti: “‘P’ del PD per Pinocchio”. La III Commissione diventa una faida di maggioranza

La III Commissione che avrebbe dovuto occuparsi stamattina del regolamento sul testamento biologico si è trasformata in una querelle tra la maggioranza ed il Presidente Caminiti e disertata dal Sindaco Centoz.
Vincenzo Caminiti
Politica

Il tema, certamente delicato, era il Testamento biologico, la possibilità cioè che ogni cittadino aostano potesse mettere nero su bianco i propri desideri rispetto ai trattamenti di fine vita. La III Commissione del Comune di Aosta stamattina, però, non ne ha parlato neanche per un minuto.

La querelle si sposta sul piano prettamente politico, con il Presidente di Commissione Vincenzo Caminiti che, sotto il fuoco incrociato della sua medesima maggioranza, si vede costretto a sospendere i lavori dopo mezzora. Antefatto: la convocazione ufficiale prevedeva la presenza del Sindaco Fulvio Centoz, della Segretaria comunale Annamaria Tambini, degli assessori Sorbara e Paron, tutti assenti (gli assessori si erano comunque giustificati). Loris Sartore, Alpe, proponente della mozione all'origine della Commissione prepara un testo per discutere l'argomento in questione e qui il meccanismo si inceppa: “Mi spiace per chi ha stilato questo documento ma non è questo il modo di operare – attacca subito il consigliere PD Antonino Malacrinò –. Non si può venire qui e presentarci del materiale che non abbiamo potuto analizzare prima, ci vuole maggiore condivisione, come avete chiesto voi stessi per l'appalto sui servizi agli anziani”. Stella Alpina, attraverso Jeanette Migliorin si allinea, il Testamento biologico sparisce dai radar e comincia la battaglia intestina. Caminiti ribatte piccato: “Evidentemente la 'P' del PD sta per 'Pinocchio'. La Commissione è stata convocati venti giorni fa ed il Sindaco aveva preso un impegno preciso in Consiglio a giugno. Doveva probabilmente venire qua lui con un regolamento, io più che convocare i lavori non posso fare”.

Sartore è sconcertato: “La Commissione ha avuto mandato dal Consiglio per lavorare su questo tema, rinviarla è irrispettoso. Questo documento è solo la base per la discussione odierna e nulla di più”. Malacrinò alza di nuovo la posta: “Sarebbe più giusto informare anche l'altra parte politica – afferma – ma vedo replicare il modus operandi del regolamento per l'azzardopatia. Non voglio mettere delle pezze in seguito e correre dietro ad un regolamento, il problema è del Presidente Caminiti che non condivide con il resto della Commissione”. Sulla stessa linea Antonio Crea, PD/PSI: “A volte non si è chiari nelle convocazioni delle Commissioni, apprezzo il lavoro fatto dal collega Sartore ma prima ci si dovrebbe riunire per stabilire le metodologie di lavoro”.

La maggioranza fa quadrato, Caminiti è isolato ma difeso dall'opposizione: “È evidente che il Sindaco non ha intenzione di comunicare con il Presidente o con la Commissione – interviene Andrea Manfrin, Lega Nord –, qui non si parla del tema e che non si incolpi Caminiti o chi produce un documento. Oggi non ci sono né le condizioni né la volontà per fare niente, prendiamo atto che siamo stati convocati ma che siamo nell'impossibilità di lavorare”.

A margine Caminiti – da sempre polemico con il governo comunale e virtualmente sfiduciato da Presidente della III Commissione – commenta con amarezza: “Ribadisco che il Sindaco, parlando di rispetto, non ha comunicato la sua assenza. Il problema è tutto interno alla maggioranza, forse stare sempre tutti zitti porta a scaricarsi in questa maniera. L'impegno preso dal Sindaco viene meno per una questione personale nei miei confronti e non ha certo fatto una bella figura”.

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