Bonifica Rifugio, il Sindaco del comune di Casale Monferrato: “Contestiamo i tempi dell’ordinanza”

In una nota il sindaco della città piemontese spiega come il Comune si farà carico della bonifica. "Ci siamo visti costretti a ricorrere al Tar perché il Comune di Ayas ha insistito nel richiedere tale bonifica entro un termine impossibile da rispettare"
Cronaca

"Il Comune di Casale Monferrato non intende farsi carico della rimozione d’amianto nel rifugio di Ayas? Questa è un’affermazione che offende non solo l’Amministrazione comunale, ma l’intera città". Cosi in una nota il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, che spiega come il ricorso al Tar di Aosta contro il Comune di Ayas sia legato alla tempistica della bonifica imposta dall’ordinanza.

"Casale Monferrato ha fatto della bonifica dall’amianto la propria battaglia – spiega il primo cittadino monferrino – con azioni concrete che sono da esempio non solo sul territorio nazionale, ma anche internazionale. Ci siamo visti costretti ricorrere al Tar perché il Comune di Ayas ha insistito nel richiedere tale bonifica entro un termine praticamente impossibile da rispettare".

Il Sindaco di Casale ricostruisce poi la vicenda: "L’ordinanza del collega di Ayas è stata notificata il 30 maggio scorso: entro il termine dei 20 giorni i nostri tecnici – in quanto il Comune è proprietario del terreno -, quelli del Cai di Casale – proprietari dell’immobile – e i responsabili Asl e Arpa della Valle d’Aosta hanno effettuato diversi sopralluoghi. Il 19 giugno è stata incaricata la ditta per la messa in sicurezza urgente del fabbricato e dell’area circostante il rifugio: lavori conclusi entro il 12 luglio, data della proroga dell’ordinanza. Nella stessa proroga, però, si è confermato il termine del 31 luglio anche per la demolizione dell’immobile; un’operazione molto complessa che richiede più tempo: basti pensare che l’Asl valdostana ha richiesto, per questi interventi, un tavolo tecnico che, comunque, è già in programma per l’inizio di settembre".

Il progetto di bonifica, redatto da una ditta specializzata, che prevede tre ipotesi di intervento per un costo preventivato che si aggira sui 100 mila euro.

"Ripeto che da parte del Comune di Casale Monferrato e del Cai non c’è alcuna intenzione di venir meno alle prescrizioni – conclude il sindaco Giorgio Demezzi -, prova ne sono i lavori svolti nel minor tempo possibile per la messa in sicurezza, con un esborso di circa 15 mila euro che, in un periodo di crisi come quello attuale, posso assicurare non sia stato facile trovare in così poco tempo. Inoltre abbiamo già pronte tre ipotesi di intervento da vagliare e da sottoporre al tavolo tecnico di settembre. Credo che questi sia la dimostrazione concreta del nostro impegno".
 

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