Aveva nascosto sul bus eroina e cocaina prima di scendere: 29enne di Aosta arrestato dalla Gdf

Francesco Santise era stato portato in caserma per accertamenti. Nulla d’irregolare era emerso, ma il cane antidroga aveva reagito come nel caso di stupefacenti. Da lì il pedinamento, poi l’arresto e il recupero della droga.
Lo stupefacente recuperato dalle Fiamme gialle.
Cronaca

L’intuito degli uomini del Gruppo Aosta della Guardia di Finanza, e l’olfatto del cane antidroga Elix, hanno portato all’arresto di Francesco Santise, 29enne del capoluogo regionale, ed al recupero di 20 grammi di eroina e 5 di cocaina, sostanze pronte per essere collocate sul mercato cittadino dello spaccio.

I militari hanno fermato il giovane durante un controllo, mirato a combattere il “pendolarismo del crimine”, mentre scendeva, al terminal di via Carrel, da un bus di linea proveniente da Milano. Lo hanno quindi accompagnato al comando di via Clavalité per accertamenti: dai bagagli e dalla perquisizione personale non è emerso nulla di irregolare, e lui risultava incensurato, ma il labrador cioccolata in servizio al Gruppo ha manifestato la reazione classica della presenza di stupefacenti.

Un segno che ha lasciato diversi sospetti alle Fiamme Gialle. Gli uomini comandati dal tenente colonnello Francesco Caracciolo hanno così deciso di tenere d’occhio il ragazzo, pedinandolo fin da quando ha lasciato gli uffici della caserma “Luboz”. Sono bastate tre ore e i finanzieri lo hanno visto intrufolarsi furtivamente nella recinzione del deposito degli autobus, dirigendosi rapido verso lo stesso mezzo su cui aveva viaggiato in precedenza.

Quando è sceso, si è trovato i militari davanti, che lo aspettavano. Ha provato a fuggire, ma è stato fermato immediatamente: in mano aveva un involucro, nascosto sul pullman prima di essere controllato. Conteneva l’eroina e la cocaina che, tagliate, avrebbero generato un centinaio di dosi.

A quel punto, gli uomini della Guardia di Finanza hanno perquisito anche la sua abitazione, dove hanno individuato qualche altro grammo di hascisc ed un coltello a serramanico ancora sporco di sostanza (verosimilmente usato per il confezionamento di dosi di stupefacente).

Ai polsi di Santise sono quindi scattate le manette. Rinchiuso nel carcere di Brissogne, nell’udienza di convalida seguita al fermo ha ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari, vista l’assenza di precedenti specifici, la detenzione domiciliare.

I controlli come quello in cui è stato fermato il ragazzo rientrano nell’ambito di direttive regionali dei vertici delle forze dell’ordine, che riprendono gli indirizzi a livello nazionale in materia di sicurezza, nelle quali il controllo capillare del territorio riveste un ruolo peculiare, nell’ottica di prevenire e reprimere il crimine in Valle, con particolare riferimento ai fenomeni di delinquenza commessi da persone che non risiedono nella regione, ma la “scelgono” per le loro attività criminali.

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