Autostrada del Monte Bianco, i sindaci della Valdigne contro “la follia del rincaro”

Da ieri, lunedì 1° gennaio per percorrere il tratto da Aosta Ovest a Courmayeur si spende 8 euro e 40 centesimi, il 52,69% in più rispetto all'anno scorso. 
autostrada Monte Bianco
Politica

Viene definita una "follia" il rincaro dell'Autostrada del Monte Bianco dai sindaci della Valdigne. Da ieri, lunedì 1° gennaio per percorrere il tratto da Aosta Ovest a Courmayeur si spende 8 euro e 40 centesimi, il 52,69% in più rispetto all'anno scorso. 

In una nota congiunta  Stefano Miserocchi Sindaco di Courmayeur, Lorenzo Graziola Sindaco di Morgex, Riccardo Bieller Sindaco di Pré-Saint-Didier, Loris Salice Sindaco di La Salle e Mathieu Ferraris Sindaco di La Thuile dicendosi contrari all'aumento sottolineano l'inopportunità e il danno che lo stesso produrrà "sulle comunità locali, per l’utenza, per tutto il sistema della Valdigne e non solo".

“Non possiamo esimerci dal fare alcune importanti riflessioni all’interno del dibattito che in questi giorni si è avviato sul delicato e già complesso tema dei trasporti – scrivono i sindaci  – Le conseguenze che questo aumento della tariffa genererà sulla viabilità e sul traffico verso il traforo del Monte Bianco e nei territori dell’Alta Valle sono assolutamente negative. Sul piano della sicurezza stradale si determineranno dunque forti criticità: maggiore traffico determina minore sicurezza su un sistema viabile meno ricettivo rispetto a quello autostradale. Inevitabilmente l’aumento del traffico civile sulla S.S. 26 metterà nuovamente a rischio la sicurezza delle persone".

A esser danneggiati saranno anche, secondo i primi cittadini, il turismo e l'indotto economico della Valdigne. "Un prezzo così alto è un deterrente alla frequentazione dei territori dell’alta Valle quale meta turistica e rischia di danneggiare gli sforzi che in questi anni sono stati fatti per creare un’offerta turistica di qualità. Si aggiunga, su questo fronte, anche il danno di immagine che ci vede già tra le autostrade più care d’Italia, su un tratto di poco più di 30 km".

Inoltre sul piano ambientale i sindaci mettono nero su bianco il rischio di far "passi indietro rispetto al passato e agli accordi che nel tempo sono intercorsi al fine di ridurre il traffico pesante sulla S.S. 26. Con rincari così alti è immaginabile fin da subito un importante incremento dei passaggi di veicoli sulla Strada Statale e nel tempo anche di mezzi pesanti che per evitare il salasso cercheranno di sfruttare l’alternativa esistente. L’impatto di questo incremento su un tratto stradale non certo adatto a gestire flussi viari importanti è evidente a tutti. Un tale scenario rimetterebbe in campo passate battaglie che sembravano ormai chiuse".

Il rincaro viene, quindi, definito un "ulteriore duro colpo al sistema dei trasporti lacunoso e inefficiente per l’Alta Valle".

Le agevolazioni tariffarie per i residenti, riconfermate anche per il 2018, per i sindaci "appaiono chiaramente come un palliativo rispetto ad una decisione che lascia tutti a bocca aperta e che rende evidente, ancora una volta, come gli interessi della popolazione non siano sul tavolo di chi gestisce la tratta autostradale”.

I primi cittadini promettono, quindi, battaglia. "Gli amministratori locali porteranno avanti in tutte le sedi istituzionali e politiche le problematiche espresse al fine di dare voce ai problemi della Valdigne e trovare soluzioni rispettose e sostenibili per l’intera comunità e per il sistema valdostano".

0 risposte

  1. Già dallo scorso anno amici e conoscenti mi hanno comunicato la loro intenzione di trovare alternative alla Val d’Aosta per il pedaggio troppo caro. Ora la questione si aggrava. Io purtroppo ho acquistato casa e verrò comunque ma confermo che è follia e diraderò. Quindi spenderò i miei soldi altrove

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