Approvato il bilancio previsionale 2017/19. Critica la minoranza: “È un libro dei sogni”

Il Consiglio comunale ha approvato oggi il bilancio, pari a 62 milioni di euro, assieme al Documento Unico di Programmazione, ma il cambio di governo regionale proietta la sua ombra anche in piazza Chanoux.
Il Consiglio comunale di Aosta
Politica

“È un bilancio di cui politicamente sono soddisfatto, soprattutto perché che ha evidenziato un rapporto di totale condivisione con la partecipata Aps SpA e con la Regione, cha ha fatto la scelta forte di sgravarci del 50% l'ammenda per non aver rispettato il Patto di Stabilità 2015, un capitolo a parte che ha contribuito alla nostra missione di riferimento: destinare le risorse ai servizi agli anziani”.

Così Carlo Marzi, assessore alle Finanze del Comune di Aosta, commenta l'approvazione di oggi, in Consiglio, del bilancio previsionale 2017/19 con 19 favorevoli e 8 contrari: “Sono felicissimo di non dover intervenire nelle tasche dei cittadini – prosegue – e di aver mantenuto il costo del personale comunale del 2014, dopo anni di lavoro sul costo della macchina amministrativa. Sono orgoglioso per i grandi sforzi fatti negli anni da governi oculati, con sempre meno denari a disposizione, e per essere riuscito a portare a casa un bilancio da 62 milioni con 59 milioni di euro di spese correnti e 3 milioni sugli investimenti, nonostante i 10 milioni vincolati tra Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e il differenziale tra Ici e Imu”.

Assessore che poi, per una volta, è abbastanza parsimonioso con le cifre, smembrando solo le voci destinate dal bilancio con l'Urbanistica che si vede affidato il 20% delle risorse in finanziaria (12 milioni 795mila euro), i servizi di Tutela della persona con quasi il 18% del totale (11 milioni 103mila euro), seguiti da Istruzione (8,3%, 5 milioni 125mila euro), Trasporti, mobilità e viabilità (8% del bilancio, 4 milioni 967mila), Ordine pubblico e Sicurezza (3,85%, 2 milioni 390mila euro), Sport e Turismo (3,6%, 2 milioni 249mila) ed infine Commercio (1%, 685mila euro). Sul totale del bilancio pende, poi, per il 37%, 23 milioni 160mila euro, il costo della macchina istituzionale (spese istituzionali e fondi di garanzia), con il personale che, da solo, pesa per il 23%.

L'opposizione, di suo, non può che entrare a gamba tesa su questo previsionale e soprattutto sul 'Dup', il Documento Unico di Programmazione che correla il bilancio da quando è diventato 'armonizzato': “Applausi a scena aperta per un Dup – attacca Giuliana Lamastra, Alpe – in cui si parla di una città dei sogni, 'smart' e attrattiva per il turismo. Peccato che la realtà che non corrisponde a quella vera”. “Tra le righe dite che volete vendere al più presto il Montfleury – spiega invece Andrea Manfrin, Lega – mentre i finanziamenti del Bando periferie rischiano di rimanere un sogno, con un Dup che è solamente un libretto di banalità”. Un documento che, per Étienne Andrione del gruppo Misto di minoranza, è “pieno di sciatteria e pressapochismo”.

Dal bilancio, però, il dibattito si sfilaccia, con la maggioranza comunale che 'punta' il nuovo governo regionale. A partire dal Sindaco Fulvio Centoz, che contrattacca sulle critiche all'Area Megalitica, citata nel Dup: “Sono convinto che il nuovo assessore regionale alla Cultura saprà rilanciare il sito”. Poi prende lo slancio nei confronti della legge 48, quella che regola la cosiddetta 'finanza locale': “Forse è il momento che il Comune di Aosta – spiega – promuova una legge di finanziamento agli enti locali in maniera chiara, con un Consiglio comunale che rivendica per Aosta un ruolo. Ed ora che sono cambiati gli equilibri in Consiglio Valle, forse, anche questa minoranza, che di là è maggioranza, può essere interessata a fare questo passo”.

Ancora più esplicito Luca Girasole, del gruppo Misto di maggioranza, informalmente Epav: “Sono stato colpito dalla parte iniziale del documento – spiega togliendosi qualche sassolino dalla scarpa – in cui si sottolineano gli sforzi di un'amministrazione regionale confermando e aumentando quasi tutti i finanziamenti. Un documento ufficiale, che verrà approvato da questo Consiglio comunale, e che mette nero su bianco la bontà del lavoro dell'ex maggioranza regionale”. Tra le righe, la palla passa ora ai 'ribaltonisti', col governo comunale intenzionato a tenere gli occhi ben aperti.

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