Aosta, Bassa Valle, Celva e Confcommercio: alleanza contro la desertificazione commerciale

Firmato questa mattina un protocollo d'intesa per coordinare le azioni tra Enti locali e mondo del commercio. Gli scopi sono accedere ai fondi Ue per la promozione della dimensione urbana e uniformare regolamenti commerciali e burocrazia dell'impresa.
Pierantonio Genestrone firma il protocollo
Politica

Raccogliere i fondi europei per la promozione della dimensione urbana e frenare la desertificazione commerciale nei centri dei paesi: con questo scopo, i sindaci di Aosta, Châtillon, Saint-Vincent, Vèrres, Donnas e Pont-Saint-Martin hanno firmato oggi un protocollo d'intesa assieme a Confcommercio Valle d'Aosta e al Celva.

"Questa convenzione ci vedrà impegnati per tre anni – spiega il presidente Celva Franco Manes – e hanno aderito i comuni medio-grandi, ovvero quelli maggiormente interessati ai fenomeni che gli obiettivi del programma europeo Strategia Europa 2020 vogliono arginare".

L'idea di far cooperare Enti Locali e associazioni di commercianti era partita nello scorso aprile dal presidente Anci Piero Fassino e da Carlo Sangalli, guida nazionale di Confcommercio. "I Comuni si impegneranno a fornire le proprie competenze – spiega Manes – mentre l'associazione dei commercianti si occuperà di organizzare l'ascolto partecipato dei suoi iscritti".

"È interessante affermare il particolare metodo di partecipazione a questa iniziativa – afferma il consulente Confcommercio Ezio Donzel – si mettono insieme enti locali, associazioni e partner privati, tutti soggetti che portano istanze territoriali, con lo scopo di sviluppare progetti su tematiche urbanistiche di rigenerazione urbana e industriale".

In parole povere lo scopo principale è quello di cercare strategie soprattutto per frenare la chiusura dei negozi nei borghi e nei centri storici dei paesi coinvolti. Non è ancora chiaro che tipo di progetti saranno messi in campo, se non che devono prevedere l'imput e la partecipazione dei privati e se ricevessero l'ok sarebbero interamente finanziati dall'Ue.

"Al di là di recuperare questi fondi – spiega Manes – un primo obiettivo sarà quello di avere un momento di confronto e di studio per uniformare in meglio i regolamenti delle attività commerciali oppure le domande e le autorizzazioni per fare impresa".

"Questa intesa ci permetterà di lavorare meglio per salvare la piccola distribuzione, magari legandola all'indotto turistico", spiega Pierantonio Genestrone. "Da questo tavolo – aggiunge il sindaco di Châtillon Tamara Lanaro – vogliamo formulare da subito un invito a uscire di casa e vivere i propri borghi, senza ricorrere sempre alla grande distribuzione".

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