Aosta, bando periferie “sospeso”: a rischio i 12,5 milioni di euro

Ieri il Senato ha approvato il decreto Milleproroghe che prevede lo slittamento di due anni dell’efficacia delle 120 convenzioni stipulate con i comuni capoluogo che hanno beneficiato dei finanziamenti per il bando periferie.
Palaghiaccio di Aosta
Politica

Aosta dovrà dire addio ai 12,5 milioni di euro del Bando Periferie? La domanda sorge spontanea, dopo che ieri il Senato ha approvato il decreto Milleproroghe, che prevede lo slittamento di due anni dell’efficacia delle 120 convenzioni stipulate con i comuni capoluogo che hanno beneficiato dei relativi finanziamenti.

“Il dubbio di perdere questi fondi è molto forte –  spiega il sindaco, Fulvio Centoz – Era già stata fatta una fatica per trovare questi soldi, tanto è vero che sono state previste delle tranche”.

In attesa di capire cosa succederà a Roma  – il decreto dovrà passare in seconda lettura alla Camera – la delusione è tanta.

“Il problema è che abbiamo firmato una convenzione e orientato tutto l'ufficio tecnico sul bando periferie. Otto mesi di lavoro per stare dietro alle scadenze del bando, che prevede penalità e perdita di risorse. Era diventata la priorità delle priorità”.

Su alcuni progetti, come la riqualificazione di Arpuilles, si era già arrivati alla progettazione esecutiva, per gli altri, con il mese di agosto, sarebbero arrivati tutti gli aggiornamenti, per passare poi alla loro approvazione.

Oltre ad Arpuilles, per Aosta significa sospendere la riqualificazione del Palaghiaccio, dell’area Montfleury, della piazza Manzetti e ancora via Lavoratori Vittime del Col du Mont ed il quartiere Dora, la vasca di Excenex, l’impluvio di Gotrau e la fognatura di regione Bioula.

“Una montagna di carte e soldi che rischiano ora di essere buttati via” sottolinea il primo cittadino. “Fra due anni, infatti, i progetti andranno rifatti o aggiornati perché nel frattempo i prezzi saranno cambiati“

La preoccupazione del sindaco è condivisa da tanti altri primi cittadini, che si stanno muovendo in queste ore attraverso l’Anci. “Cercheremo di monitorare il passaggio alla Camera per capire se si può intervenire, sicuramente quanto successo è preoccupante”.

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