Anziani, il Comune chiede la collaborazione del Terzo Settore nella co-progettazione dei servizi

Il Comune di Aosta destina oltre 300 mila euro dei risparmi conseguiti dal contestato bando anziani per avviare la co-progettazione.
Conferenza stampa Giunta comunale - Da dx Fulvio Centoz, Marco Sorbara, Valerio Lancerotto e Carlo Marzi
Politica

Dalle piccole commissioni, alle attività ricreative e sportive, ai servizi di compagnia telefonica fino all’accompagnamento degli anziani alle visite mediche. Come annunciato durante i travagliati mesi che hanno portato all’affidamento del contestato “Bando anziani”, il Comune di Aosta destina oltre 300 mila euro dei risparmi conseguiti per avviare la co-progettazione.

Il bando, che sarà pubblicato la prossima settimana, è stato presentato nei giorni scorsi in una conferenza stampa della Giunta comunale di Aosta.

“Una sfida” la definisce l’Assessore alle politiche sociali, Marco Sorbara. Il bando servirà per individuare un soggetto del terzo settore disponibile alla co-progettazione e alla gestione in partnership con il Comune di interventi innovativi e sperimentali nel settore dei servizi agli anziani, a integrazione di quelli già oggetto del contratto di appalto vinto dalla Kcs di Bergamo.

“E’ un punto qualificante del programma” sottolinea il sindaco, Fulvio Centoz “Oggi mettiamo in campo questa progettazione, un servizio nuovo e sperimentale che sul territorio regionale non esiste”.

Una volta individuato il soggetto partner, la co-progettazione partirà il 1° gennaio del 2018 per concludersi nel febbraio del 2019. In caso di rinnovo nei servizi oggetto della convenzione entrerà anche il servizio di prossimità comunale.

Gli ambiti di intervento individuati dal bando sono: gli anziani autosufficienti con attività che vanno all’aiuto alla mobilità, ad attività ricreative e di socializzazione fino alla gestione degli orti del Comune di Aosta; la prevenzione della solitudine e dell’isolamento sociale; il supporto al Care-Giver familiare; il supporto all’attività delle strutture residenziali e il custode sociale.

“Una sorta di angelo dei quartieri” spiega Marco Sorbara “ovvero delle persone che nel quartiere possono intercettare i veri bisogni degli anziani”.

Per il primo anno sono a disposizione 315mila euro, il 95% a carico del comune e il 5% del soggetto partner mentre per il secondo 340mila euro.

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