Altra inchiesta sugli ex vertici di psichiatria: indagato il medico Antonio Colotto

A carico dell'ex direttore gli inquirenti formulano le ipotesi di peculato, falso e corruzione. Avrebbe trattenuto fondi destinati all'Usl per visite in regime di intramoenia e ricevuto somme per un certificato “addomesticato”.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Un'altra inchiesta della Procura di Aosta tocca gli ex vertici del Dipartimento di salute mentale dell'Usl della Valle d'Aosta. E' infatti di queste ore la notizia che il già direttore Antonio Colotto, medico specialista in psichiatria, risulta indagato per peculato, falso e corruzione.

Del fascicolo è titolare il pm Luca Ceccanti, con gli accertamenti delegati al Gruppo Aosta della Guardia di Finanza. Gli inquirenti hanno concentrato l'attenzione sull'attività svolta dal dottore in regime di libera professione intramoenia. Per quelle visite, il medico avrebbe trattenuto del denaro, destinato in realtà all'azienda Usl. A carico di Colotto vi è anche l'ipotesi di aver percepito delle somme per emettere un certificato medico “addomesticato”, che per gli investigatori sarebbe pertanto falso.

Assieme al medico, per quest'ultimo episodio, sono indagate due persone rivoltesi a lui, agenti di Polizia penitenziaria, per cui la contestazione è di concorso in corruzione e falso. Nelle indagini, nate da alcuni elementi raccolti durante l'inchiesta che ha riguardato lo psichiatra Marco Bonetti – oggi anch'egli in pensione, ma già “numero 2” di Colotto quando entrambi erano in servizio – le Fiamme Gialle comandate dal tenente colonnello Francesco Caracciolo hanno acquisito documentazione clinica e sentito alcune persone in qualità di testimoni.

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