“Affaire Longarini”: fissata l’udienza preliminare a Milano per il prossimo 26 giugno

L’ex Procuratore facente funzioni di Aosta, oggi giudice al Tribunale di Imperia, deve rispondere di induzione indebita a dare o promettere utilità, assieme a Gerardo Cuomo e Sergio Barathier, nonché di rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento.
palazzo giustizia Milano
Cronaca

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura, il Gup di Milano Guido Salvini ha fissato, per il prossimo 26 giugno, l’udienza preliminare in cui saranno chiamati a comparire l’ex procuratore facente funzioni di Aosta Pasquale Longarini, oggi giudice al Tribunale di Imperia (a seguito di trasferimento del Csm), l’imprenditore alimentare Gerardo Cuomo e Sergio Barathier, titolare dell’hotel “Royal e Golf” di Courmayeur. I tre sono accusati dal pubblico ministero Giuseppe Polizzi di induzione indebita a dare o promettere utilità. A carico di Longarini vengono ipotizzati, inoltre, la rivelazione di segreto d’ufficio e il favoreggiamento.

Si tratta del primo filone dell’inchiesta che aveva fatto finire in manette, il 30 gennaio 2017, l’allora pubblico ministero della Procura di Aosta, abbattendosi come un fulmine sul palazzo di giustizia cittadino. Per gli inquirenti, Longarini – che stava trattando “un procedimento penale a carico di Barathier per gravi reati” – avrebbe abusato “delle sue qualità o dei poteri di pubblico ufficiale”. D’accordo con Cuomo, titolare del “Caseificio valdostano”, avrebbe sollecitato il responsabile dell’albergo di lusso “ad effettuare forniture di prodotti” dalla ditta alimentare di Pollein. Per la Procura meneghina, l’operazione sarebbe andata a buon fine perché – si legge nel capo d’imputazione – “in effetti Barathier procedeva, assumendo ordini del valore di circa 70-100mila euro” dall’azienda di Cuomo.

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