Era un accademico del CAI l’alpinista morto precipitando dal Mont Maurin in Valgrisenche

Giovanni Boggio, 75 anni, residente nel biellese, era stato tra i primi a scalare il Pilone centrale del Monte Bianco. Stava attraversando la cresta della montagna, a 3200 metri, quando è scivolato e, mancandogli un appiglio, è precipitato
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Cronaca

Era iscritto al Club Alpino Accademico Italiano, la sezione nazionale del Club Alpino Italiano cui accedono i soci che si sono distinti per meriti speciali nell’alpinismo senza guide, l’uomo morto nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 22 agosto, precipitando dal Mont Maurin, in Valgrisenche.

Giovanni Boggio, 75 anni, nato a Torino e residente a Camburzano (Biella), in particolare, era stato tra i primi a scalare il Pilone centrale del Monte Bianco, impresa che, tra le altre, gli aveva aperto le porte del gruppo occidentale del Club, che conta oggi appena sessantanove soci.

Oggi, in compagnia di alcuni amici, stava attraversando la cresta della montagna, che si sviluppa a 3200 metri di quota, quando con tutta probabilità è scivolato e, mancandogli un appiglio, è precipitato. La sua caduta non si è protratta per più di qualche decina di metri, ma gli urti riportati sono stati fatali: il medico giunto in elicottero non ha potuto far altro che constatare il decesso.

A dare l’allarme è stato uno dei compagni: dopo averlo visto cadere è tornato al rifugio più vicino ed ha dato l’allarme. Oltre agli uomini del Soccorso Alpino Valdostano, sul luogo sono state elitrasportate anche le guide del Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Entrèves, per le operazioni di identificazione. Il corpo di Boggio, dopo il recupero, è stato quindi trasportato alla camera mortuaria di Courmayeur.

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