Ai piedi del Cervino per sette giorni la musica sarà protagonista

Settima edizione di Chamoisic che quest'anno si allarga ai comuni di Valtournenche, Antey e La Magdeleine. Ad aprire la manifestazione sarà venerdì 29 luglio, al Centro Congressi di Valtournenche, alle 21, l’esibizione del Manomanouche Quartet.
Manomanouche Quartet
Cultura

Nuove location, una passeggiata sonora, un masterclass di alto livello, un concerto in esclusiva italiana, frizzanti jam session stellate, reading e incontri musicali e letterari. Sono queste le novità di Chamoisic che prende il via domani nel paese ai piedi del Cervino dove le auto sono bandite. 

Fino al 7 agosto sarà possibile godere della quiete di Chamois e concentrarsi sul ricco programma messo in piedi dagli organizzatori che spazia fra musica contemporanea, elettronica e improvvisativa.

Ad aprire la manifestazione sarà venerdì 29 luglio, al Centro Congressi di Valtournenche, alle 21, l’esibizione del Manomanouche Quartet, progetto nato nel 2001 dall’incontro di musicisti di diversa estrazione con una consolidata esperienza professionale e con l’intento di far conoscere a un pubblico più vasto la cultura e la tradizione musicale degli zingari Manouches. 

Lunedì 1 agosto ci si sposta a La Magdeleine per la passeggiata sonora. Lo spettacolo si snoda tra i mulini che caratterizzano il comune. Gli artisti accompagneranno il pubblico lungo il percorso ad ascoltare il flusso dell’acqua del ruscello e dell’azione della macina, si concluderà con il concerto di Eniac, sound designer torinese appassionato di montagna e curatore del progetto, insieme ai Conciorto, duo che “suona” i frutti dell’orto (tramite un’interfaccia Arduino), formato da Biagio Bagini e Gian Luigi Carlone, sassofonista, cantante e front man della Banda Osiris.

Ad Antey si svolgeranno nelle giornate del 2, 3 e 4 agosto le masterclass di violino di Eva Slongo che si concluderanno giovedì alle 18.30 con un concerto dei partecipanti alla biblioteca comunale.

Chamois tornerà ad essere il centro del Festival da venerdì 5 agosto, ospitando dalle 16 al lago Lod il violoncello di Stefano Blanc che guiderà i passi di danza di Alessia Pinto (TIDA). A segiure si potrà ascoltare la chitarra elettrica di Fred Frith. A chiudere la giornata presso il ristorante Chez Pierina (ore 21.30)  il concerto di Eva Slongo, Sandro Gibellini, Mauro Battisti e Riccardo Ruggieri.

Sabato 6 agosto dalle 15 al rifugio Ermitage toccherà al duo chitarra-fisarmonica Carlo Pestelli e Gianni Coscia. Alle 17.30 in piazza a Chamois protagonista, con una esclusiva italiana, Denseland, il gruppo di base a Berlino formato dal newyorkese David Moss, una delle più autorevoli voci della musica contemporanea, dall’austriaco Hannes Strobl, bassista e sound designer, e da Hanno Leichtmann, batterista e sound designer. Dopo la cena in piazza a cura dell’associazione Insieme a Chamois, si esibirà John Burton, in arte Leafcutter John.

Il Festival si chiuderà  domenica 7 agosto, con la presentazione del libro di Marco Parodi “La bellezza senza tempo. Il jazz giovane a Torino”. A seguire: “Big Fun” (35’), proiezione del film documentario di Yukio Unia e Valeria Ferrari (uno sguardo sulla musica jazz
contemporanea e l’elettronica a Torino, dalla matrice degli anni ’80 al Torino Jazz Festival). La musica animerà ancora il paese di Chamois alle 17.30 in piazza con  Eivind Aarset Quartet, visionario alchimista della chitarra, che si muove tra jazz, avanguardia e musica ambient, e alle 21.30 preso il Bar Funivia con Eva Slongo, Sandro Gibellini, Mauro Battisti, Riccardo Ruggieri.

Il video
 

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