Aosta, la maggioranza si spacca ancora sui “bonus” ai dirigenti

Torna la polemica, in Consiglio ad Aosta, sugli 82mila euro di 'bonus' concessi ai dirigenti comunali. La mozione, portata dal consigliere UV Caminiti viene bocciata, ma ormai non si può più parlare di maggioranza a 20.
Il consigliere UV Vincenzo Caminiti
Politica

Torna la polemica, in Consiglio comunale ad Aosta, sugli 82mila euro di ‘bonus’ concessi recentemente ai dirigenti comunali.
La mozione, presentata dai banchi della maggioranza da Vincenzo Caminiti, chiedeva al Sindaco di dare al Consiglio comunale la facoltà di definire gli obiettivi di risultato sui quali tarare gli emolumenti aggiuntivi per i dirigenti: “L’impressione – ha spiegato Caminiti – è che per ‘quieto vivere’ la giunta metta degli obiettivi in realtà molto ordinari per premiare i propri dirigenti, come la raccolta del bon de chauffage mentre andrebbero premiati merito, produttività e performance e non ciò che concerne i loro compiti normali”.

La minoranza unita fa ‘scudo’ a Caminiti, che in mattinata non ha preso neanche parte alla votazione sul riaccertamento del bilancio rendendo, di fatto, la maggioranza ormai a 19 e non più a 20, aprendo il fuoco di fila. Il tema è lo stesso: il premio va dato ai dirigenti al raggiungimento di obiettivi realmente straordinari e non di normale amministrazione come quelli concernenti l’approvazione del bilancio comunale ed il recepimento delle novità in materia contabile (il bilancio armonizzato, quindi).

Non ci sta il Sindaco Fulvio Centoz che replica sottolineando invece la ‘straordinarietà’ delle azioni dirigenziali: “Nel 2015 abbiamo avuto le elezioni, con l’obbligo di approvare il rendiconto ad aprile anticipato a marzo, un obiettivo oltre l’ordinario. Il compito dei dipendenti è stato poi quello di aggiornarsi e mettere in piedi la nuova contabilità, ma qualcuno si è chiesto come mai metà dei consigli comunali valdostani non ha ancora approvato bilanci e rendiconti, anche sollecitati dal Presidente della Regione? Le nuove norme non sono una banalità, abbiamo rispettato le tempistiche in una situazione non facile con un sistema contabile completamente nuovo”.

La mozione viene affondata a maggioranza, ma il 20 a 9 di qualche tempo sembra ormai una chimera. Il nuovo conteggio – 18 a 11 – disegna altri equilibri, con Caminiti e Zuccolotto a votare con le opposizioni e costringendo la capogruppo dell’Union Valdôtaine Josette Borre ad una specifica, a microfono aperto: “L’UV si dissocia dal voto di Caminiti e voterà contro la mozione”.
Specifica che fa il paio con la riunione di maggioranza di ieri nella quale, sembra, la maggioranza abbia chiesto al Leone Rampante di ‘contenere’ l’azione anarchica del suo consigliere, comunque mai tesserato. 

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