La Riforma della scuola valdostana va la prossima settimana all’approvazione del Consiglio

Via libera dalla V Commissione con il voto contrario di Alpe che dice: "Il disegno di legge poteva e doveva essere migliorato, mettendo tutti gli attori e i professionisti della scuola attorno a un tavolo, per trovare insieme soluzioni condivise"
Presidio insegnanti 20 maggio
Politica

Sono rimaste inascoltate le richieste del Comitato SoSécole o dei sindacati che chiedevano più tempo e confronto. La riforma regionale della scuola sarà, con ogni probabilità, approvata nella prossima adunanza del Consiglio regionale. 

Oggi la quinta Commissione consiliare "Servizi sociali" ha dato parere favorevole a maggioranza, con il voto contrario del gruppo Alpe su di un nuovo testo del disegno di legge di armonizzazione della legge nazionale 107/2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione). "È importante che l’iter di approvazione della legge vada di pari passo con l’iter di approvazione degli adattamenti, che la norma di attuazione del marzo scorso prevede siano adottati entro l’avvio dell’anno scolastico 2016-2017" spiega in una nota il Presidente della Commissione Luigi Bertschy.

"L’approvazione del provvedimento in Commissione – prosegue Bertschy –  arriva dopo un ampio confronto, che ha coinvolto una pluralità di soggetti in rappresentanza di svariate istanze: le organizzazioni sindacali del settore scuola, le sezioni valdostane dell’associazione nazionale presidi, dell’associazione logopedisti italiani, dell’associazione italiana dislessia nonché il Comitato SOSécoleVdA, il quale ha presentato un documento focalizzato prevalentemente sulla scuola media e che sarà oggetto di ulteriore attenzione nell’ambito dell’esame della petizione popolare presentata al Consiglio. Il confronto con il mondo della scuola non si concluderà sicuramente con la discussione del disegno di legge nel Consiglio della settimana prossima, ma continuerà su tutti i provvedimenti attuativi che la legge prevede: è volontà della maggioranza, infatti, continuare il dibattito nell’ottica di un miglioramento costante del nostro modello scolastico, soprattutto in questo momento di cambiamento e di sperimentazione".  

Voto contrario in Commissione da parte di Alpe che si schiera con i sindacati e il mondo scolastico. "Non abbiamo condiviso il metodo del "dividi et impera" utilizzato per costruire la legge – sottolineano i consiglieri  del Galletto -: l’Assessore Rini, infatti, ha audito ogni soggetto separatamente cercando di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, perdendo così di vista l’organicità della legge e le vere esigenze degli studenti in formazione e del mondo scolastico. Insomma, ha dato un contentino qua e là, facendo uno "spezzatino" incompleto."

Per i Consiglieri di Alpe "il disegno di legge poteva e doveva essere migliorato, mettendo tutti gli attori e i professionisti della scuola attorno a un tavolo, per trovare insieme soluzioni condivise, dando così esempio di buona politica. La trama del film è sempre la stessa, cambiano solo i fondali: su questo solco è finita anche la mancata risposta alla petizione del Comitato "SOS Ecole"; l‘iter dell’iniziativa popolare inizierà a babbo morto, cioè con la legge sulla scuola già approvata, che non ha recepito nulla di quanto sottoscritto da 2500 cittadini."

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