Pollein, il sindaco Filippini non cede sui migranti: “Non più di sei persone in quell’alloggio”

Il primo cittadino ha scritto alla cooperativa che aveva affittato un alloggio a Grand Pollein da un privato per sistemare i migranti, sostenendo che, visti i locali, non può ospitare oltre sei persone. Due in meno di quanto previsto dall’avviso.
Municipio di Pollein
Cronaca

Sull’accoglienza di un gruppo di migranti nel comune di cui è sindaco, Angelo Filippini, primo cittadino di Pollein, non sembra intenzionato a cedere. Da quando ha ricevuto la notizia dell’affitto, da parte della cooperativa “La Sorgente”, dell’alloggio di un privato in località Grand Pollein, ove sistemare 8-10 profughi, ha prima convocato un Consiglio comunale straordinario e poi indetto due incontri con la popolazione. Ad ogni occasione ha lamentato che “la comunicazione dell’arrivo è giunta al Comune solo a inizio giugno, e non per chiedere il suo parere ma per informarlo di decisioni già prese”.

Ora, la vicenda si arricchisce di un nuovo capitolo. Durante la riunione straordinaria del Consiglio comunale, tenutasi il 17 giugno, Filippini aveva infatti annunciato che “in quanto autorità preposta alla verifica urbanistica edilizia e igienico sanitaria”, avrebbe attuato “le misure necessarie al fine dell’idoneità rispetto al numero di soggetti che potranno essere ospitati nell’alloggio in questione”. Il risultato è stata una lettera, inviata dal Sindaco a “La Sorgente” ad inizio luglio, nella quale si comunica che “previo cambio di destinazione d’uso di una stanza”, in quell’alloggio “non possono essere sistemate più di 6 persone”, numero che diventa 5 in assenza della variazione urbanistica.

Il Sindaco spiega di aver basato i suoi conti sulle norme contenute in un decreto ministeriale, che fissa delle metrature base per persona. “Secondo quelle disposizioni, – aggiunge Filippini – il minimo per un individuo è 9 metri quadrati, che diventano 14 per due. Credo di essere stato già sufficientemente elastico, considerando che in una stanza da diciotto metri quadrati ho valutato la possibilità di alloggiare tre persone”.

Per la cooperativa, la lettera, oltre a giungere come una doccia fredda, rappresenta un problema. L’avviso pubblico esperito dalla Regione per il 2016, per “l’affidamento del servizio di accoglienza temporanea in favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale” – e di cui “La Sorgente” è una delle aggiudicatarie – prevede infatti: “il soggetto gestore dovrà garantire una capacità ricettiva per ogni struttura di cui dichiara la disponibilità per un numero non inferiore a 8 e non superiore a 25 ospiti”. Sei, è evidente, significa scendere sotto quella soglia e vedere l’unità non rispondere ai criteri del bando.

Il presidente de “La Sorgente”, Riccardo Jacquemod, cercato per un commento, risulta al momento irraggiungibile. Il sindaco Filippini racconta di aver “ricevuto proprio ieri una risposta in cui la cooperativa non si dice d’accordo con la comunicazione ricevuta e chiede un incontro per una definizione bonaria della questione, vista la straordinarietà della situazione. Se parliamo di abitazione civile, però i parametri sono oggettivi. Io la straordinarietà non la vedo”. Al momento, i migranti a Pollein non sono arrivati e, sul futuro, il Sindaco si limita a dire “io ho solo fatto gli approfondimenti dovuti”.

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