Il nuovo asilo di Saint-Marcel si colora di verde

Avviata una sperimentazione con team di ricercatori del Politecnico di Torino, per testare dei pannelli in plastica trasparente e flessibili, riempiti di acqua e microalghe verdi, da utilizzare al posto delle tendine delle finestre.
Da destra, Martina Ponti, Valerio Lo Versi e Simonetta Pagliolico.
Politica

«Piccoli orti verticali antistress», da utilizzare al posto delle comuni tende alle finestre. Il nuovo asilo di Saint-Marcel, in località Sinsein, inaugurato lo scorso settembre, ha aperto le porte ad un progetto di sperimentazione del gruppo di ricerca Sos_Tebe, del Politecnico di Torino.

Dei foto-bio-schermi con all’interno acqua e microalghe sono stati appesi agli infissi delle finestre, con un installazione simile a quella delle tendine. «Questo sistema è realizzato in materiale plastico flessibile e trasparente – spiega l’ingegnere Simonetta Pagliolico, docente e ricercatrice di Scienza e tecnologia dei materiali – hanno la proprietà di filtrare la luce esterna e diffondere una luce naturale di tonalità verde, molto rilassante».

Un’altra proprietà di questi oggetti è quella, comune alle piante, di assorbire l’anidride carbonica e trasformarla in ossigeno: «Anche questo è importante – spiega l’assessore all’ambiente Laurent Blanc – perché spesso la concentrazione di inquinanti è maggiore negli ambienti interni che in quelli esterni».

Il gruppo di ricerca sta raccogliendo i dati sulla diffusione dell’illuminazione attraverso i dispositivi: «Abbiamo installato delle scatole data log per misurare la temperatura attraverso gli schermi e in assenza degli schermi – spiega l’architetto Valerio Lo Verso – quello che sembra subito evidente è l’aumento di luce naturale in confronto a delle comuni veneziane».

«Se a settembre i risultati raccolti saranno positivi installeremo a tutte le finestre questi pannelli», spiega il sindaco Enrica Zublena. «L’edificio è stato costruito in modo da essere altamente efficiente sotto il profilo energetico – continua il sindaco – con materiali e metodi di bioedilizia a basso rilascio di inquinanti».

Il Comune ha sottoscritto un accordo con Arpa per monitorare di continuo la qualità dell’aria interna e la bontà dei macchinari per il riscaldamento e dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia. La scuola è un prefabbricato costruito in due anni, al costo di 850 mila euro, e ospita 32 bambini.

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