Cva, l’Altra Valle d’Aosta: “Manuale Cencelli anche con la nuova maggioranza”

"Stella Alpina ha dovuto sacrificare tanto in Consiglio regionale? Ecco pronta la ricompensa, le norme sui CdA impongono un vago equilibrio di genere? Ecco pronto il Pd che a rappresentanza femminile è messo un po' meglio di altri".
La sede Cva di Châtillon
Politica

"Stella Alpina ha dovuto sacrificare tanto in Consiglio regionale? Ecco pronta la ricompensa, le norme sui CdA impongono un vago equilibrio di genere? Ecco pronto il Pd che a rappresentanza femminile è messo un po’ meglio di altri. Al prossimo giro penseranno anche all’Uvp". I portavoce di Andrea Padovani e Carola Carpinello partono all’attacco del rinnovato consiglio di amministrazione di Cva. 

"Il sistema della ripartizione delle nomine nelle società partecipate è, da sempre, ispirato al più ortodosso manuale Cencelli e su questa via si prosegue serenamente senza che, chi è salito sul carro in corsa predicando di cambiare il mondo, forse per osmosi, metta minimamente in dubbio uno degli elementi più “qualificanti” del mantenimento dello status quo" si legge in una nota.

"Non smetteremo mai di denunciare questi atti e di ripetere che la Valle d’Aosta ha la disperata necessità di voltare completamente pagina e di disfarsi di questa classe politica palesemente inadeguata a gestire una Regione – concludono Carpinello e Padovani –  con risorse non scarse ma da amministrare oculatamente e non più (non che sia mai stato corretto) come regalìe o privilegi"
 

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