Col trucco della monetina rubavano le borse, arrestati i ladri dei parcheggi dei supermercati

In manette sono finiti due cittadini sudamericani V. J.A e C.E.F. di 35 e 45 anni, domiciliati a Torino. L’indagine era partita nel mese di ottobre 2015 quando tre signore aostane erano rimaste vittime del cosiddetto “furto delle monetine”.
Carabinieri (foto d'archivio)
Cronaca

"Signora le è caduta una monetina a terra". E mentre la donna cercava la moneta il ladro rubavano loro la borsetta a volte sul carrello, a volte sul sedile dell’auto.

 I Carabinieri della Compagnia di Aosta, a conclusione di un’indagine del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Aosta Maurizio D’Abrusco. In manette sono finiti due cittadini sudamericani V. J.A e C.E.F. di 35 e 45 anni, domiciliati a Torino.

L’indagine era partita nel mese di ottobre 2015 quando tre signore aostane erano rimaste vittime del cosiddetto “furto delle monetine”. I criminali aspettavano nel parcheggi dei supermercati l’arrivo di donne impacciate da carrelli gonfi di spesa. Mentre le signore caricavano i sacchetti della spesa nei porta bagagli dell’auto, arrivavano i malviventi e con tono gentile dicevano loro che erano cadute a terra delle monete. Una volta agguantata la borsa i due fuggivano a bordo di auto con targa “radiata” o intestata a un falso intestatario.

"I ladri oltre a rubare i soldi nelle borsette – si legge in una nota dei militari –  utilizzavano anche i bancomat per prelevare tutto il contante che era possibile prendere poiché come molto spesso accade, i codici erano scritti in un bigliettino piegato dentro il portafogli".

I fatti risalgono all’inverno scorso, tra fine e inizio anno. I Carabinieri sono riusciti a risalire agli autori dei furti grazie alle telecamere e a pochi indizi raccolti. Sono così riusciti a scoprire che il gruppo criminale partiva da Torino si muoveva per compiere furti in varie province del Piemonte e della Liguria. Nelle perquisizioni che sono state fatte nelle abitazioni della banda sono state ritrovate delle borsette delle vittime, cellulari e documenti. Altri componenti della banda sono irreperibili e per questo non si sono potuti arrestare.
Gli arrestati sono stati accompagnati presso la casa circondariale Lorusso e Cotugno di Torino.
 

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