Frana di La Saxe, meno vincoli per le ristrutturazioni

Con la costruzione del vallo è diminuito il rischio è stato possibile intervenire sui vincoli edilizi ancora esistenti nelle aree di La Palud e di Entrèves.
Società

Non si potranno realizzare nuove costruzioni ma ristrutturare quelle esistenti. La Giunta regionale ha approvato una nuova disciplina d’uso da applicare nelle aree a rischio frana nelle aree di cautela del Mont de La Saxe, in Comune di Courmayeur.

"Con la deliberazione – ha spiegato ieri l’Assessore Mauro Baccega – non si cambia la perimetrazione dell’area potenzialmente interessabile dalla frana nella sua interezza (circa 9 milioni di cubi), ma si prende atto che sono state realizzate importanti opere di protezione dei centri abitati che sono in grado di contenere i fenomeni di dimensioni inferiori a quelli massimi, oggi maggiormente probabili vista l’evoluzione negli ultimi due anni della frana stessa". Con la costruzione del vallo è diminuito il rischio ed è stato, quindi, possibile intervenire sui vincoli edilizi ancora esistenti nelle aree di La Palud e di Entrèves.

La delibera varata ieri autorizza, se coerenti con lo strumento urbanistico, interventi di: manutenzione ordinaria e straordinaria, opere di restauro, di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia (con esclusione del ripristino di fabbricati diroccati), demolizioni, cambiamento di destinazione d’uso (se relativi a categorie di un certo tipo e limitatamente a fabbricati o porzioni di fabbricati dove esistano già unità destinate ad abitazione), trasformazioni territoriali di infrastrutture lineari e a rete, interventi di trasformazione areale.

"Questo provvedimento – ha concluso Baccega – era particolarmente atteso da tutti gli abitanti della frazione di Courmayeur che in questi anni hanno dovuto rinviare gli interventi di rispristino delle loro abitazioni in attesa della costruzione del vallo che ci ha permesso di mettere in sicurezza l’intera zona".
 

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