Festa della Polizia: calati del 14% nell’ultimo anno i reati in Valle d’Aosta

Il questore Pietro Ostuni, a palazzo regionale, ha fornito i dati sull’attività della Polizia, che vedono una generale flessione dei delitti, con l’eccezione dei furti in alloggio, ma "il fenomeno è da tempo oggetto delle nostre attenzioni"
Festa polizia 2016
Cronaca

Si scrive “Anniversario della Fondazione della Polizia”, si twitta #essercisempre, si legge “bilancio su un anno di attività”. Stamattina, nel celebrare i 164 anni dalla nascita della Polizia di Stato a palazzo regionale, è stato il questore della Valle d’Aosta, Pietro Ostuni, a fornire i dati sull’andamento generale della criminalità nella regione.

Dal maggio del 2015 ad aprile 2016, rispetto allo stesso periodo precedente, quasi tutte le tipologie di reato hanno visto una diminuzione, ad eccezione di tre. Parliamo degli omicidi (non ce ne furono, mentre tra quest’anno e lo scorso se n’è verificato uno), dei furti in abitazione (saliti da 401 a 419) e delle truffe e frodi informatiche (passate da 350 a 363).

Al riguardo, il questore Ostuni ha sottolineato come il fenomeno dei furti in casa, in particolare, sia da tempo oggetto delle attenzioni operative della Polizia. “L’impegno profuso, – ha detto – si rileva dal considerevole incremento del numero delle persone controllate (oltre 10.000 in più) e delle vetture controllate (circa 3600 in più) nonché dall’entità delle pattuglie impiegate (oltre 850 in più) nelle attività di controllo del territorio”.

A livello complessivo, comunque, il totale dei delitti scende da 2960 a 2617, per una flessione del 14% circa. I cali maggiormente significativi si riscontrano per quanto riguarda le minacce e le ingiurie (da 324 a 282), le tipologie di furto diverse da quelli a domicilio e di vetture (da 1510 a 1232), la ricettazione (da 39 a 27), i reati contro la persona con violenza (da 198 a 176) e le rapine (da 15 a 9).

Relativamente, invece, agli arresti eseguiti dalla Polizia in Valle, l’aumento è più di un raddoppio: dai 44 del 2014/2015 agli 89 del 2015/2016. Le manette sono scattate più sovente a seguito di furti (10 volte), violazioni legate agli stupefacenti (8) e “altri reati” (67). I denunciati, invece, sono diminuiti: da 417 a 386. Le flessioni più evidenti hanno interessato le minacce-ingiurie (da 46 a 29), gli stupefacenti (da 46 a 13) e la ricettazione (da 47 a 15). In netto aumento, invece, le denunce per furti (da 40 a 50) e per gli “altri reati” (da 183 a 231).

Commentando il senso della celebrazione odierna, il questore Pietro Ostuni ha detto: “con grande orgoglio rivendico l’appartenenza alla Polizia di Stato, che è da sempre una roccaforte della legalità rispettosa dei principi ispiratori della nostra Costituzione e baluardo delle nostre libertà”. Non è poi mancato, nell’intervento del massimo rappresentante della Polizia nella nostra regione, uno sguardo al futuro: “la storia ci sta ponendo davanti sfide delicate quali il contrasto al terrorismo e la gestione straordinaria del fenomeno migratorio. La Polizia di Stato ha aumentato i livelli dei controlli su chi arriva, ma nello stesso tempo si è sempre distinta per umanità verso i deboli che fuggono dalle guerre”.

Una “mission” non semplice, ma nella quale “non siamo soli perché con noi ci sono gli amici e colleghi dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia penitenziaria, del Corpo forestale, dei Vigili del fuoco e delle Polizie locali, con i quali in questa Regione lavoriamo in piena simbiosi. In questi mesi di permanenza in Valle d’Aosta ho potuto tra l’altro apprezzare la competenza, la professionalità e la dedizione che contraddistingue la Protezione Civile a cui rivolgo il mio sincero plauso”.

La cerimonia si è quindi conclusa con la consegna di riconoscimenti (encomi e lodi) al personale della Questura, e delle varie specialità, che si è distinto in servizio.

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