Aeroporto e Casinò sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti

Durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, tenutasi oggi all'UniVdA, il procuratore Roberto Rizzi ha assicurato "ogni utile approfondimento" sulle "situazioni gestorie" dell'aerostazione e della casa da gioco.
La cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario
Cronaca

“Questa Procura non mancherà di svolgere ogni utile approfondimento”. Lo ha assicurato il procuratore della sezione giurisdizionale della Corte dei conti, Roberto Rizzi, intervenendo stamattina alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, in merito alle “situazioni gestorie” dell’aeroporto "Corrado Gex" e del “Casino de la Vallée”.

Per il magistrato, che ha sostituito dall’inizio di quest’anno il precedente procuratore Claudio Chiarenza, “ad arrecare pregiudizio agli interessi erariali” non sono soltato gli eventi “inquadrabili entro chiari perimetri” (vedi, tra gli altri, l’assenteismo, il danno all’immagine o la distrazione di risorse pubbliche), ma anche “il perdurare di situazioni di stallo, che sottopongono la sempre meno cospicua provvista finanziaria pubblica a vere e proprie emorragie, apparentemente non in grado di essere arrestate o, quantomeno, efficacemente arginate”.

Al riguardo, aerostazione e casa da gioco per il procuratore rappresentano “casi emblematici e provvisti di maggiore materialità”. L’aeroporto, perché “impegna la Regione, da anni, in esborsi estremamente consistenti a fronte di un servizio per la collettività sostanzialmente inesistente”. Il Casinò, invece, “continua a fruire di ingenti finanziamenti pubblici per il ripristino delle perdite pregresse e persevera ad accumulare risultati di gestione fortemente negativi”. Tali risultati, ha aggiunto il procuratore Rizzi, sono “sintomatici di un non equilibrato progetto imprenditoriale e destinato ad assumere amplificato rilievo nella prospettiva del consolidamento dei bilanci regionali con le proprie partecipate”.

Parlando alle autorità regionali, riunite nell’aula magna dell’Università della Valle d’Aosta, il responsabile della Procura regionale della Corte dei conti si è poi soffermato anche su un’altra vicenda che ha avuto “grande attenzione mediatica” e cioé l’erogazione, da parte del Consiglio Valle, dei fondi destinati ai gruppi che siedono nello stesso, sulla base di una specifica legge regionale. Al riguardo, per il procuratore Rizzi, “la condotta gestoria dei fondi è sussumibile nella nozione di maneggio di valori che costituisce presupposto giuridico da cui scaturisce l’obbligo di resa del conto e sussistono non angusti margini di sindacabilità dell’impiego della provvista finanziaria erogata, in termini di inerenza qualificata”.

“Su tale ultimo aspetto, – ha continuato il Procuratore – ritengo utile evidenziare che l’apprezzamento della rispondenza della spesa agli scopi per i quali i contributi erano stati erogati, rifugge da ogni suggestione riveniente dalle diverse sensibilità ed opinioni che ciascuno può avere sul tema dei costi della politica”. Pertanto, se “non v’è dubbio che la sobrietà, la ragionevolezza, la moderazione debbano sempre costituire imprescindibili regole di comportamento per coloro che hanno l’onore di svolgere un mandato elettivo”, la sola “valutazione che questa Corte è abilitata a compiere è quella basata sul raffronto tra l’agire ed il pertinente parametro normativo e non può che essere condotta con quella forza di penetrazione che la disciplina della responsabilità amministrativa consente”.

Prima del procuratore Roberto Rizzi, era intervenuto il presidente della Sezione giurisdizionale per la Valle d’Aosta, Paolo Cominelli, presentando le novità legislative del settore, vari elementi di giurisprudenza e l’attività svolta nel 2015, che ha visto la decisione di otto giudizi di responsabilità e quattro sentenze in materia pensionistica. Emesse, inoltre, due ordinanze relative a istanze di provvedimento cautelare, oltre a quattro verdetti in materia di giudizi di conto.

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