I maestri a giudizio per la morte del piccolo Lorenzo Bacci chiedono il rito abbreviato

La richiesta avanzata oggi, giovedì 26 novembre, in occasione dell'udienza preliminare sull'incidente dello scorso marzo.
Cronaca

È durata poco più di un’ora l’udienza preliminare a carico dei tre maestri di sci a giudizio per concorso in omicidio colposo per la morte, sulle piste di La Thuile, del piccolo Lorenzo Bacci, di 7 anni.

Stamattina, dinanzi al gup Maurizio D’Abrusco, si sono presentati due dei tre imputati: Pieryck Boche (difeso da Jacques Fosson e Davide Sciulli) e Chantal Ferraris (avvocato Federico Parini). Il terzo maestro a processo è Fabrizio Grange, difeso da Federica Gilliavod.

A quanto si apprende, i tre imputati hanno richiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Proseguono, nel mentre, le trattative per il risarcimento della famiglia Bacci. La prossima udienza è stata fissata per il 22 gennaio 2016.

L’incidente in cui ha perso la vita il piccolo Lorenzo Bacci, residente nel milanese ma abituale frequentatore di La Thuile dove la famiglia ha una seconda casa, risale al 28 marzo 2015, sulle piste di sci, attorno ai 2000 metri di quota. Il piccolo aveva appena concluso una gara di discesa e si era fermato nei pressi del traguardo. Assieme ad un gruppo di coetanei, si era quindi spostato di alcune centinaia di metri senza gli sci, giocando a bordo pista.

Poco dopo, i responsabili dello sci club si erano accorti della scomparsa del bimbo. Erano state formate squadre a piedi per le ricerche, ma ad individuarlo è stato l’elicottero della protezione civile, intervenuto sul posto. Lorenzo Bacci era caduto in una scarpata, per circa quaranta metri, finendo in una zona impervia e restando fatalmente impigliato nelle maglie del paravalanghe a protezione del dirupo.

Le indagini erano state affidate alla Polizia che, raccolta una serie di testimonianze, aveva consegnato al pm Luca Ceccanti, che ha rappresentato l’accusa nell’udienza di oggi, una relazione sull’accaduto, poi integrata con i risultati degli accertamenti tecnici svolti sul luogo dell’incidente. La Procura aveva quindi deciso di procedere per concorso in omicidio colposo contro i tre maestri, incaricati di vigilare sul bambino e sugli altri piccoli sciatori che avevano preso parte alla gara.

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