Decade il cda di APS, si apre la corsa politica alla sostituzione

È decaduto questo pomeriggio il Consiglio di Amministrazione dell'APS SpA, l'Azienda partecipata al 100% dal Comune di Aosta. Si aprono ora scenari incerti con una nuova trattativa tra le forze politiche per le figure apicali della partecipata.
La IV Commissione consiliare del Comune di Aosta
Politica

A chi fanno buon gioco le dimissioni dei tre funzionari comunali dal Cda di Aps? Un ulteriore grattacapo consegnato nelle mani del sindaco Fulvio Centoz o un’accelerata all’applicazione del manuale Cencelli? I fatti. Al primo cittadino di Aosta ieri sono arrivate le dimissioni dal cda dell’Aps Spa, l’Azienda Pubblici Servizi partecipata al 100% dal Comune di Aosta, dei tre funzionari comunali, Gianluca D’introno, Laura Morelli e Giuseppe Sposato. Dimissioni senza motivazione, almeno formale, e che hanno comportato la decadenza, prima della fine naturale, nell’aprile 2016, dell’intero Cda, guidato dal Presidente Guido Grimod e dal vice Sergio Vitali.

Dimissioni arrivate a poche ore dall’arrivo in Giunta di una delibera, che sulla scorta delle normative nazionali e degli indirizzi dettati nei mesi scorsi dall’ex sindaco Giordano, riduce i componenti del Cda da 5 a 3, già a partire dal prossimo dicembre. La questione è stata nel pomeriggio al centro dei lavori della IV Commissione. Tra le ipotesi vagliate dal Sindaco Fulvio Centoz c’era, prima delle dimissioni, anche quella di sostituire i tre dipendenti comunali nel cda con un dirigente per contenere i costi degli straordinari ed evitare la decadenza dell’intero Consiglio di amministrazione. Obiettivo ora da rivedere, in attesa della formazione di un nuovo direttivo ancora da definire: "Il 3 dicembre Aps approverà il bilancio – ha spiegato dopo la Commissione Centoz – e non era certo mia intenzione far saltare un cda a quattro mesi dalla sua decadenza naturale. Siamo partiti con una delibera, formulata dalla Giunta precedente e che avrebbe ridotto i membri del cda da 5 a 3, secondo la normativa per rivedere e razionalizzare le partecipate, rivedendo i compensi”.

Dimissioni che aprono scenari politici incerti dal momento che Centoz conta di avere un nuovo cda per inizio 2016, ma che dovrà fare i conti – giocoforza e per l’ennesima volta – con una nuova trattativa tra le forze politiche per arrivare ai vertici Aps. Ad ambire alla poltrona, non è un segreto, c’è soprattutto Stella Alpina, la più penalizzata fino ad oggi nelle trattative con il Pd in piazza Chanoux e Deffeyes. 

Nel frattempo a commentare le dimissioni, dai contorni ancora poco chiari, è l’attuale Presidente di Aps Guido Grimod: "Prendo atto di questi dimissioni, morto un Papa se ne fa un altro. Il Cda rimane ora in carica per la normale amministrazione fino alla nomina del nuovo. Mi pare che il Comune con queste dimissioni abbia voluto accelerare i tempi visto che una delibera approvata dalla Giunta Giordano portava a 3 i componenti del Cda entro la fine dell’anno".

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte