“Chiudere l’Aosta-Pré-Saint-Didier sarebbe un vero colpo di grazia per le economie locali”

"Sono un cittadino residente a pochi km da Bergamo che il 22 ottobre si è recato in treno a Pré-St-Didier partendo da Bergamo alle ore 5,02, portandosi al seguito la propria bicicletta incuriosito dalla voglia di scoprire i bellissimi paesaggi montani".
Stazione di Aosta
Cultura, Società

Sono Daniele Nenna un cittadino residente a pochi km da Bergamo che in data 22 ottobre 2015 si è recato in treno a Pré-Saint-Didier partendo da Bergamo alle ore 5,02, portandosi al seguito la propria bicicletta da corsa incuriosito dalla voglia di scoprire i bellissimi paesaggi montani valdaostani.

Scrivo questa lettera dopo aver letto il vostro articolo circa l’imminente chiusura della suddetta linea ferroviaria Aosta P.S. Didier, poichè trovo questa decisione scandalosa. Da esterno rispetto la popolazione locale debbo dire che leggendo l’articolo e altri che avevo letto in precedenza tramite i social; il vero problema non è la linea con tutti i suoi difetti (lentezza, un solo punto di incrocio, ecc) ma l’orario ferroviario.

Cambiare due treni in 130 km da Chivasso in sù è davvero scandaloso! Ero già stato in Valle ancora a fine febbraio per andare a sciare a Pila sempre in treno e debbo constatare essendo transitato in entrambi i due giorni feriali tra Civasso e Ivrea tra le ore 8 e le 8,30; che comunque per numero di passeggeri che ci sono sulle linee Aosta/Chivasso e Chivasso/Ivrea (che forse su quest’ultima raggiunge o supera propio di poco le 150 unità di passeggeri) ; le stesse 2 automotrici Aln 663 che prestano servizio sulla linea di P.S.Didier potrebbero andare benissimo per fare l’intero tragitto fino a Chivasso senza inutili cambi e perdite di tempo. Tecnicamente la cosa sarebbe fattibile al 100% nei festivi e per buona parte nei giorni feriali e porterebbe variazioni di orari non notevoli. Se cosi fosse sulle coincidenze per Milano, ma anche le vicine Vercelli e Novara si risparmierebbe un ora di tempo e non è da poco. Non riesco a capire che senso abbia fare la cosidetta "rottura di carico " a Ivrea tra treno diesel e elettrico quando comunque a Chivasso i treni provenienti da Ivrea perdono quasi 10 minuti per l’inversione di marcia per poi proseguire verso Torino P.N , sarebbe piu logico farla quà la rottura di carico tra i due treni.

Numerose sono comunque le linee a trazione elettrica sulle quali circolano anche treni a trazione diesel sia di vecchia che nuova generazione e quindi che problema ci sarebbe sulla Ivrea Chivasso? Ora che arriveranno le feste natalizie con relativi mercatini e altre manifestazioni nei paesi montani, chiudere la linea sarebbe un vero colpo di grazia per le economie locali, certo andrebbe anche fatta una promozione turistica nelle stazioni, sul web, giornali, ecc, e perché no pellicolare le automotrici come si è fatto sulle carrozze dei regionali Torino Milano con le immagini delle vette valdostane, la funivia del Monte Bianco e perché no chiamarla "la ferrovia del Monte Bianco", e una cosa del genere andrebbe fatta forse anche su qualche carrozza dei regionali Torino Milano.

I miglioramenti infrastruturali possono essere fatti poi in seguito e qui ci tengo a precisare che in Alto Adige sulla Merano Malles in seguito a una frana hanno chiuso un solo pezzo di linea e sostituito momentaneamente con bus e per i restanti due tratti : quello iniziale e quello finale il servizio ferroviario seppur con le modifiche necessarie del momento non è stato mai sospeso!

Daniele Nenna

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