Extragettito Imu, arriva il conto da 37 milioni di euro per gli enti locali valdostani

La Regione andrà a scalare dai trasferimenti regionali non ancora liquidati i 37 milioni di euro a carico dei comuni: la maggior parte rimarrà "a credito" mentre cinque amministrazioni dovranno restituire dei soldi (in totale circa 4,7 milioni si euro).
Economia

Dopo gli annunci e le relative proteste, il conto da pagare è finalmente arrivato. Stiamo parlando dell’extragettito Imu, una botta da 37 milioni di euro che gli enti locali valdostani dovrebbero restituire allo Stato, tramite la Regione. Nei giorni scorsi è arrivata al Celva la delibera con cui la Regione stessa definisce "i criteri di trasferimento e le modalità di regolazione contabile dell’importo dovuto". In poche parole, la Regione andrà a scalare dai trasferimenti regionali non ancora liquidati i 37 milioni di euro a carico dei comuni.

Operazione che in ogni caso consentirà alla maggior parte dei comuni di rimanere "a credito" con la Regione. La maggior parte ma non tutti: dovranno invece aprire i cordoni della borsa per restituire il residuo del maggior gettito Imu i comuni di Ayas (827.388 euro), Courmayeur (3.197.297 euro) Gressoney-Saint-Jean (116.569 euro), Pré-Saint-Didier (466.696 euro) e Valtournenche (93.507 euro).

Contro la nota del Ministero dell’economia e finanze del novembre scorso, una vera e propria doccia fredda per gli enti locali valdostani, la Regione ha presentato ricorso a febbraio. Ma non è l’unica a essersi attivata contro una richiesta che in questi anni ha avuto un vero e proprio slancio in verticale (dagli 11 milioni del 2012, si è passati ai 25 del 2013 fino ai 37 milioni del 2014). A scendere in campo questa volta per far sentire la propria voce sono stati gli stessi comuni, destinatari della comunicazione del Mef.

Nel febbario scorso l’ex Cda del Celva ha deciso di sostenere, con un ricorso cumulativo, la volontà di alcune amministrazioni di opporsi allo Stato. In totale sono 27 gli enti locali interessati dal ricorso, promosso al Tar del Lazio dallo studio legale Fogagnolo di Ivrea. Si tratta di Arnad, Arvier, Avise, Aymavilles, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Champorcher, Chatillon, Cogne, Fenis, Gaby, Gressan, Gressoney-La-Trinité, Hone, Introd, Jovençan, La Salle, Morgex, Pollein, Pontboset, Pontey, Pré-Saint-Didier, Quart, Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Nicolas, Verrayes e Villeneuve. Tra le assenze eccellenti si conta Aosta. “Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ci comunica dei dati che poi possono verificare solo loro” spiega laconicamente l’Assessore al Bilancio del COmune di Aosta, Carlo Marzi. 

“E’ una situazione che non si definirà a breve” spiega Franco Manes, attuale Presidente del Celva. In tema di Imu e di Tasi è di questi giorni l’annuncio del Premier Matteo Renzi di voler eliminare i due balzelli. “C’è sicuramente una grande preoccupazione come amministratori, sia a livello locale che regionale, perché vorremmo capire i minori introiti chi li coprirà. In questi anni poi quando a livello nazionale hanno eliminato dei balzelli in un modo o in un altro sono sempre rientrati dalla finestra”. 

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