Il Vallée d’Aoste calcio è al momento senza campo. Nell’aprile scorso il Comune di Saint-Christophe con una delibera di Giunta ha deciso infatti di risolvere la convenzione che legava, dal novembre 2013, la squadra all’area di località Prevot. Decisione legata spiega il sindaco Paolo Cheney al mancato pagamento di una serie di bollette dell’energia elettrica e del gas. "Abbiamo sollecitato più volte la squadra a saldare il debito – sottolinea il primo cittadino – e poi come prevede la convenzione, non ricevendo risposta, abbiamo risolto il contratto, dando mandato ad un avvocato di seguire la pratica".
Contro il provvedimento della Giunta di Saint-Christophe il Vallée d’Aoste ha ora presentato ricorso al Tar di Aosta, chiedendo innanzitutto la sospensiva della delibera.
“Noi abbiamo chiesto di vedere le fatture ma non ci sono mai state mostrate, se non un prospetto riepilogativo” replica Alessandro Acca, vice presidente del Vallée d’Aoste. “Soltanto a giugno abbiamo ricevuto una Pec che ci comunicava la decisione dell’Amministrazione comunale e poco dopo ci siamo trovati le serrature della struttura cambiate. Non potevano, senza chiamare il sindaco, entrare nemmeno a recuperare la nostra contabilità e le cose custodite in magazzino. E’ stato un disagio mostruoso, avrebbero almeno potuto aspettare di vedere se presentavamo ricorso e come si esprimeva il Tar”.
In particolare sarebbero almeno 20mila euro i soldi che il Comune chiede alla società per il rimborso delle spese dell’energia elettrica e del metano oltre a circa 40mila euro per la manutenzione del campo. “Queste fanno riferimento alla stagione 2011/2012 quando non eravamo noi a gestire la struttura” contesta ancora Acca.
In attesa della pronuncia del Tar il Vallée d’Aoste si sta allenando nelle aree verdi e sui campi di Gressan e Pollein.
“Siamo in contatto per avere il Puchoz di Aosta per le partite della prossima stagione – spiega ancora il vice Presidente – ci interessa comunque ritornare in possesso della struttura per potervi svolgere gli allenamenti”.
