Scoppia, inaspettata, la ‘bomba’ Vivenda ad Aosta. L’amministrazione comunale infatti, attraverso una determina dirigenziale del 3 luglio ma pubblicata solo oggi risolve il rapporto contrattuale con l’Ati, composta da Vivenda SpA e la Cascina Global Service S.r.l., che dal 2012 si occupa del servizio di mensa scolastica del capoluogo regionale.
A gettare un’ombra su Vivenda e sulla cooperativa La Cascina, di cui fa parte, è il coinvolgimento nell’inchiesta ‘Mafia Capitale’ comunicato dal Prefetto di Roma Franco Gabrielli al Comune di Aosta, che fa scattare, in base alla normativa vigente, la ‘misura inibitoria‘, quindi la risoluzione contrattuale.
“Il Prefetto di Roma – spiega il Sindaco Fulvio Centoz, raggiunto telefonicamente – ci ha comunicato il coinvolgimento di Vivenda e La Cascina nell’indagine su ‘Mafia Capitale’. Con questo coinvolgimento è scattata subito la rescissione dell’appalto, e abbiamo già contattato l’Anac (l’autorità Anticorruzione, ndr.) per capire come agire, soprattutto dal momento che sia Vivenda che La Cascina sono state commissariate dallo stesso Prefetto Gabrielli. Fortunatamente la rescissione è avvenuta in questo momento, con le scuole chiuse, in modo da non dover sospendere un servizio fondamentale nel pieno di un anno scolastico”.
Il nuovo codice antimafia e la giurisprudenza in materia prevede la prosecuzione del servizio, infatti, solo in caso di "stringenti ragioni di interesse pubblico". Casistica che, visto il periodo di vacanze scolastiche non riguarda il comune di Aosta, ma potrebbe riguardare il servizio di mensa fornito dalla stessa Vivenda all’Ospedale regionale Parini di Aosta.
