Ginecologo aostano condannato dalla Corte dei Conti

L’azione di responsabilità amministrativa è stata esercitata in relazione all’accordo transattivo da 210mila euro stipulato nel 2008 tra l’Usl e una donna aostana.
L'ingresso dell'ospedale Beauregard di Aosta
Cronaca

Il ginecologo Mauro Paillex è stato condannato dalla sezione giurisdizionale della  Corte dei Conti al pagamento di 5mila euro, comprensivi di rivalutazione monetaria, nonché al pagamento degli interessi legali. Assolto l’allora primario del reparto Giuseppe Canizzo.

L’azione di responsabilità amministrativa è stata esercitata in relazione all’accordo transattivo da 210mila euro stipulato nel 2008 tra l’Usl e una donna aostana che durante un un taglio cesareo programmato “in conseguenza di scelte professionali errate e cattiva esecuzione degli interventi realizzati dai medici curanti” riportò seri danni.

Secondo la procura gli errori medici che hanno provocato il danno erariale furono: "la mancata somministrazione di antibioticoterapia, la sottovalutazione della febbre post partum, come sintomo di uno stato di natura infiammatoria; l’inutilità/dannosità dell’intervento di revisione cavitaria eseguito nei giorni successivi al cesareo e l’effettuazione dell’intervento di isterectomia subtotale “non risolutivo, anzi aggravante le condizioni di salute della sig.ra”. Per i due medici il Procuratore Claudio Chiarenza aveva chiesto la condanna al pagamento di 105mila euro in favore dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, di cui 70mila a carico del dott. Paillex e 35mila a carico del dott. Cannizzo.

I giudici hanno assolto l’ex primario Cannizzo in quanto è intervenuto solo successivamente “nell’ambito dell’indicazione ed esecuzione degli interventi di revisione della cavità uterina e laparotomia esplorativa e nell’indicazione ed esecuzione dell’intervento di isterectomia subtotale”.

I giudici nella sentenza spiegano invece come per quanto attiene il dottor Paillex la responsabilità è relativa alla mancata somministrazione dell’antibiotico nel corso dell’intervento di taglio cesareo, profilassi “fortemente raccomandata dalle linee guida, che sono espressione di regole tecniche di comune dominio e conoscenza per un medico specialista di ostetricia e ginecologia”.

Per il collegio, presieduto da Filippo Esposito con i giudici Paolo Cominelli e Alessandra Olessina, sussistono, quindi, “tutti gli elementi soggettivi ed oggettivi (il rapporto di servizio, il danno erariale, il nesso di causalità e la condotta gravemente colposa) integranti la responsabilità amministrativa in capo al dott. Paillex”. Vista però la complessità della vicenda il collegio ha deciso di ridurre il danno a 5mila euro.

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