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Il 23 maggio la festa dello sport integrato è nel cuore di Aosta

Dalle 10 alle 18, Piazza Chanoux ospita dimostrazioni e un torneo di football integrato nell'ambito della Giornata europea dello sport integrato. Previste delegazioni di atleti da Germania, Slovacchia, Romania e Italia.
Pubbliredazionali, Società

Sarà una grande festa dello sport e dell’integrazione quella in programma sabato prossimo, il 23 maggio, in Piazza Chanoux ad Aosta dove atleti disabili e non, provenienti da quattro paesi europei (Italia, Romania, Germania e Slovacchia), si incontreranno per giocare a football integrato e per dimostrare come la pratica sportiva possa essere un potente veicolo di integrazione tra persone diverse per condizione fisica, psichica, età o provenienza.

L’iniziativa è la “Giornata Europea dello Sport Integrato” ed è stata pensata e voluta a livello nazionale dallo Csen, il Centro Sportivo educativo nazionale, con il supporto dell’Unione europea.

Aosta non è che una delle città coinvolte in Italia: l’evento si svolge in contemporanea in 12 città di altrettante regioni d’Italia (Aosta, Torino, Monza, Udine, Grosseto, Assisi, Pescara, Roma, Brindisi, Crotone, Messina e Sassari) che saranno in collegamento audio e video per amplificare l’impatto del progetto a livello internazionale favorendo la visione in streaming di diverse discipline sportive, con gare e dimostrazioni tra squadre miste composte da atleti disabili e non disabili.

“Per noi è un’occasione importante per far conoscere alla popolazione valdostana il lavoro che da anni come Comitato valdostano dello Csen portiamo avanti per promuovere la pratica sportiva per le persone con disabilità e, in particolare, per creare occasioni in cui atleti disabili e non possano giocare e fare sport insieme, nell’ottica dell’integrazione sportiva, in cui ognuno partecipa e offre il suo contributo in base alle sue possibilità” spiega Gianfranco Nogara, presidente dello Csen Valle d’Aosta e responsabile dell’evento valdostano.

L’appuntamento con lo sport integrato è organizzato in collaborazione con il Festival della parola in Valle d’Aosta Les Mots con cui condivide la piazza e varie iniziative di promozione. Hanno reso, inoltre, possibile questo evento, cofinanziato dall’Unione europea e, in particolare dal Progetto Erasmus+, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta, l’Assessorato regionale all’Istruzione e cultura e la società Expovda.

Il programma della giornata
La Giornata europea dello sport integrato si svolge nel cuore della città di Aosta, una location suggestiva e di grande visibilità. Spiega ancora Nogara: “volendo privilegiare la sensibilizzazione della comunità, tassello indispensabile per continuare a lavorare sullo sport integrato, abbiamo sacrificato in parte alcuni elementi tecnici come la dimensione regolamentare del campo”. “Ma per noi è importante – continua – che passi il concetto che tutti possono fare sport e dallo sport traggono grandi benefici sul piano fisico e soprattutto della socialità”.
Le delegazioni dei diversi paesi si daranno, quindi, appuntamento nelle vie centrali della città alle 9 circa per una breve sfilata con le bandiere dei paesi ospitanti , sfilata che li condurrà in Piazza Chanoux, sede della manifestazione. Qui alle 10 è previsto il collegamento video con Roma da cui partirà il lancio simbolico della manifestazione e dove sono attesi i discorsi ufficiali del Presidente del Coni Giovanni Malagò e del Presidente nazionale dello Csen Francesco Proietti.
La cerimonia inaugurale continuerà ad Aosta con gli interventi di saluto delle autorità regionali presenti e dei responsabili locali del Comitato Valle d’Aosta dell0 Csen.
Verso le 10.30 si avvierà l’attività sportiva vera e propria con due partite dimostrative di football integrato in cui giocheranno insieme due squadre composte da atleti disabili delle diverse delegazioni. “Abbiamo scelto di fare squadre miste con atleti dei diversi paesi partecipanti, in questo modo favoriamo ancora di più l’integrazione tra le persone, consapevoli che lo sport è uno strumento che aiuta la comunicazione e l’intesa, anche quando non si parla la stessa lingua” spiega Andrea Borney, ideatore del football integrato e direttore della polisportiva “Ecole du sport”.

Il football integrato
Il Football integrato si ispira ad una nuova disciplina sportiva, il baskin (adattamento del Basket, che permette a tutti di praticarlo) nata a Cremona nel 2003, in un contesto scolastico che ha visto la collaborazione di genitori, professori di educazione fisica e di sostegno. Il Football Integrato è l’adattamento del calcio in linea con i principi dell’inclusione introdotti dal Baskin.
Si gioca con 4 porte anziché 2, un pallone più piccolo e più leggero in certe fasi di gioco. Ogni giocatore ha un ruolo che viene affidato in base alle sue competenze motorie e ha di conseguenza un avversario diretto dello stesso livello. I ruoli in campo sono 5 e sono definiti con regole di compatibilità atletica. All’interno della squadra è previsto il ruolo del tutor per organizzare il mutuo aiuto tra gli atleti.
Il Football integrato è una disciplina in sperimentazione: regole del gioco e composizione della squadra sono suscettibili di modifiche, a fini migliorativi, fermo restando l’impianto generale sui principi di accessibilità ed inclusione. “Il football integrato, come anche il baskin, insegnano che con un semplice adattamento delle regole, persone con abilità diverse possono praticare tutti gli sport e integrarsi facilmente in un contesto di gruppo” spiega ancora Borney.

 

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