Discarica di Brissogne, Valeco smentisce la presenza di rifiuti speciali

"Sono andato in discarica a vedere cos'era successo, ho controllato e non corrisponde assolutamente a quanto riferito da Valle virtuosa. E' uno dei loro soliti attacchi" spiega Carena.
La discarica di Brissogne vista dall'alto
Cronaca

Nella discarica di Brissogne non ci sono rifiuti speciali ma solo rifiuti assimilabili a quelli urbani. Valeco rimanda al mittente le accuse di Valle Virtuosa. I fusti di plastica blu, pochi per "essere accettati dai consorzi del riciclo" – erano "di un’azienda che li ha lavati e li utilizzava per altro", spiega all’ANSA il direttore tecnico, Alessandro Carena. I cassonetti verdi "rotti, non erano riciclabili, contenevano ancora metalli e altre plastiche". Il copertone, "potrebbe essere uscito da un cassonetto". 

"Sono andato in discarica a vedere cos’era successo, ho controllato e non corrisponde assolutamente a quanto riferito da Valle virtuosa. E’ uno dei loro soliti attacchi", continua l’ingegner Arena. "Ho tirato fuori qualche residuo, sono rifiuti ormai di 20 giorni fa. Prima di accettarli, controlliamo che siano conformi alla normativa, che non siano né pericolosi né destinati al riciclaggio". I fusti blu con l’etichetta del materiale corrosivo però "superano il volume minimo chiesto da Corepla e non potevano essere neppure destinati ai circuiti paralleli, perché manca il flusso costante. Sono passati 7-8 anni dall’ultima volta che li abbiamo conferiti, 15 contenitori non ce li prende nessuno".

Per quanto riguarda i cassonetti verdi impiegati nella raccolta stradale "ci vengono dati quando si rompono e normalmente, ma non in questo caso, senza parti metalliche e plastiche diverse, che vengono prima smontate. Per questo non potevano essere riciclati", spiega Arena. "Da giugno però – aggiunge – plastiche anche non riciclabili saranno avviate in centri fuori dalla Valle d’Aosta, sino a quando anche qui non ci sarà una struttura analoga". 

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