Litiga con la convivente e tenta il suicidio: salvato dai Carabinieri

E' successo la notte scorsa. L'uomo, un 65enne, è statp trovato in lacrime all’interno della propria auto parcheggiata all’imboccatura del ponte d’Introd. Sul cruscotto aveva già lasciato una lettera di addio e stava meditando se compiere l’estremo gesto
Cronaca

E’ stato trovato in lacrime all’interno della propria auto parcheggiata all’imboccatura del ponte d’Introd. Sul cruscotto aveva già lasciato una lettera di addio e stava meditando se compiere l’estremo gesto. A sventare il probabile suicidio sono stati i Carabinieri prontamente intervenuti dopo essere stati allertati dalla convivente.

La notte scorsa la Centrale Operativa dei carabinieri di Aosta ha ricevuto una telefonata allarmante della donna che dopo un’accesa discussione il convivente, durante la quale a suo dire erano pure volati gli schiaffi, l’uomo se ne era andato molto agitato, dicendo che era stufo della loro relazione e di questa vita e che l’avrebbe fatta finita una volta per tutte.

Il valdostano, un 65enne, aveva da tempo problemi con la convivente, una giovane donna 30enne di origine centro africana, in cura psichiatrica per gravi disturbi che da qualche tempo rifiutava di assumere le cure farmacologiche prescritte. Gli operatori di centrale, dopo aver tranquillizzato la donna che peraltro parlava solo in lingua francese, hanno cercato di capire quanto potevano essere serie le intenzioni di suicidio del compagno e dopo aver capito la gravità della situazione, hanno subito inviato tre pattuglie nei luoghi tristemente famosi per i suicidi, ossia i ponti di Avise, il Pont d’Ael a Pontel frazione di Aymaville e il ponte d’Introd. L’uomo è stato trovato, quindi, a Introd. I carabinieri sono riusciti a consolarlo e l’hanno accompagnato all’ospedale dove insieme alla compagna sono stati ricoverati per le cure del caso.
"La prontezza di spirito degli operatori della Centrale Operativa  – sottolineano in una nota i militari – e l’ottimo coordinamento con le pattuglie sul terreno ha permesso di evitare un’ennesima tragedia famigliare".

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