I Popolari per Aosta si presentano: “Il rinnovamento siamo noi”

Luca Lattanzi: “Siamo giovani, siamo capaci a risolvere i problemi della gente. Stanno spacciando per rinnovamento chi ha governato e fatto disastri per 50 anni". Per Aosta è pronto un programma in 5 punti-
Il coordinatore Edoardo Melgara tra i candidati Vicesindaco e Sindaco di Aosta Sylvie Spirli e Luca Lattanzi
Politica

“Siamo giovani, siamo capaci a risolvere i problemi della gente. Stanno spacciando per rinnovamento chi ha governato e fatto disastri per 50 anni, ma noi siamo il rinnovamento”.

Così Luca Lattanzi, candidato Sindaco per i Popolari per Aosta, ha chiuso ieri la serata di presentazione dei 25 candidati della sua lista – 27 con lui e Sylvie Spirli –, appoggiata da Forza Italia e Nuovo Centrodestra riuniti.
Una lista che punta tutto sul programma: “Un programma semplice – spiega Lattanzi – che la gente può controllare di giorno in giorno, per verificare quello che una Giunta comunale fa”.

Cinque punti in tutto, che i Popolari hanno individuato per il rilancio di Aosta: “Vogliamo dare alla gente soluzioni concrete per superare questa crisi – spiega il coordinatore della lista, nonché candidato egli stesso, Edoardo Melgara – e far ripartire Aosta con persone nuove. I movimenti autonomisti vanno verso sinistra ed il PD solo un anno fa, alle Europee, era candidato con Alpe e UVP, e ora si propone come ‘cambiamento’. Noi siamo invece un movimento di proposta, non di protesta”.

E le proposte nel programma dei Popolari per Aosta passano attraverso la riforma dell’Amministrazione pubblica, con lo snellimento di una burocrazia che blocca il sistema; la volontà di ridurre l’inquinamento dovuto sia al traffico (con la proposta dell’utilizzo di regolari navette elettriche che colleghino il centro di Aosta con i vari parcheggi satellite esterni), sia al riscaldamento, sia alla Cogne Acciai Speciali (da modernizzare e convertire in un’industria tecnologica ad impatto ambientale zero), alla sicurezza e al turismo.

Riguardo la sicurezza la proposta dei Popolari, illustrata dal candidato Fabio Zucco, si concentra principalmente sull’ampliamento del sistema di videosorveglianza (e qui i Popolari tributano al Sindaco Giordano un applauso per aver introdotto questo discorso ad Aosta), e la figura del Vigile di quartiere: “Dopo le elezioni – spiega Zucco – si taglia sempre sulla sicurezza. Noi vogliamo estendere la videosorveglianza a tutto il territorio aostano, non solo al centro, ed istituire il Vigile di quartiere. Una figura utile alla prevenzione, che dev’essere più un amico che una forza dell’ordine, che vigili costantemente sui cittadini allontanando chi fa accattonaggio e impedendo i furti che stanno crescendo in città”.

Sul turismo, invece, l’idea è quella di coinvolgere gli studenti: “Bisogna migliorare il percorso formativo dell’UniVdA – ha spiegato Filippo Machado, con i suoi diciott’anni e 3 mesi il più giovane candidato a queste Comunali, e studente del Liceo Classico – per renderlo più radicato sul territorio, con corsi di studio di geologia e di marketing, con la possibilità di aprire Aosta al turismo studentesco, portatore di ricchezza per tutta la città”.

Ricchezza che, in ambito culturale, fa il paio con la necessità di trovare risorse: “La risposta – spiega la candidata alla carica di Vicesindaco Sylvie Spirli – è nel ‘project financing’ che coinvlga i privati nel completamento delle opere pubbliche, grandi o piccole senza distinzioni, senza aspettare soldi pubblici che ormai non ci sono più. Noi vogliamo che Aosta diventi Capitale dell’Autonomia al cento per cento e non al Centoz per cento”.

Un programma che punta alla concretezza, secondo Luca Lattanzi: “Qui abbiamo delle idee semplici e facilmente realizzabili da un’amministrazione, mentre nei programmi degli altri movimenti e coalizioni si passa da una serie di ‘supercazzole’ a chi promette veramente di tutto. Programmi fantascientifici con promesse irrealizzabili”. 

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