Inchiesta sui costi della politica, si accendono i riflettori sulle spese del Pdl

Dvanti al Gup Maurizio D'Abrusco si sono presentati questa mattina i tre esponenti Pdl della scorsa legislatura del Consiglio regionale Cleto Benin, Massimo Lattanzi e Alberto Zucchi, tra i 24 imputati. Assente per motivi di salute Enrico Tibaldi.
PdL in Consiglio regionale (da dx Lattanzi, Tibaldi, Zucchi)
Cronaca

Nuova udienza questa mattina in Tribunale ad Aosta nell’ambito dell’inchiesta sui costi della politica. Dvanti al Gup Maurizio D’Abrusco si sono presentati questa mattina i tre esponenti Pdl della scorsa legislatura del Consiglio regionale Cleto Benin, Massimo Lattanzi e Alberto Zucchi, tra i 24 imputati. Assente per motivi di salute Enrico Tibaldi. 

Le accuse per gli ex consiglieri regionali del Pdl sono di peculato per 134.000 euro e di finanziamento illecito ai partiti per 91.400, Massimo Lattanzi è inoltre anche accusato di indebita percezione di contributi pubblici per 55.4000 euro per la pubblicazione del giornale "Il foglio azzurro". 

I tre si sono presentati in tribunale ad Aosta alle 9.30 circa, accompagnati dai propri avvocati. Benin e Lattanzi sono sottoposti a interrogatorio mentre Zucchi – la cui presenza in aula, prevista per lunedì prossimo, è stata anticipata ad oggi – renderà spontanee dichiarazioni.

Rispetto all’accusa di peculato, il procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia contesta dal 2009 al 2012: 62.560 euro a Massimo Lattanzi; 6.000 euro a Cleto Benin; 31.800 a Enrico Tibaldi; 33.700 a Alberto Zucchi. In tutti i casi, sempre secondo gli inquirenti, il denaro proveniente dal conto corrente del gruppo veniva consegnato dal capogruppo Lattanzi agli altri tre consiglieri, sotto forma di assegni o bonifici. Tra le spese di natura "assolutamente personale" la procura annovera i 6.000 euro dati a Benin per consentirgli l’"estinzione di un prestito"; 2.000 euro pagati a un avvocato da Lattanzi per le prestazioni professionali riguardanti i suoi familiari; i 350 euro spesi in gioielleria per regali; i 2.000 euro prestati a un ristoratore. L’indebita percezione di contributi pubblici a carico di Massimo Lattanzi si riferisce ai 55.400 euro ottenuti dalla Regione per il giornale "Il foglio azzurro". 

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