Allarme smog a Chamonix, “la situazione in Valle d’Aosta è molto diversa”

"Rispetto ai 188 giorni di superamento del limite giornaliero per le polveri PM10 pari a 50 µg/m3 rilevati a Passy, nel 2014 si sono registrati 14 giorni di superamento nella stazione di fondo urbano di Aosta, nessuno ad Entrèves".
La centralina di rilevazione di piazza Plouves
Società

L’allarme lanciato in Francia per lo stato di inquinamento della Vallée de l’Arve, versante francese del Monte Bianco, non riguarda la Valle d’Aosta. A dirlo in una nota è l’Assessorato del territorio e ambiente e l’Arpa Valle d’Aosta.

"Rispetto ai 188 giorni di superamento del limite giornaliero per le polveri PM10 pari a 50 µg/m3 (microgrammi al metro cubo) rilevati a Passy, nel 2014 si sono registrati 14 giorni di superamento nella stazione di fondo urbano di Aosta – Piazza Plouves, e nessun giorno di superamento nella stazione di traffico di Entrèves, situata in diretta prossimità della SS.26 nel tratto soggetto all’intero traffico pesante transitante per il tunnel del Monte Bianco" spiega la nota.

L’Assessorato ricorda, quindi, come la Vallée de l’Arve presenta maggiore urbanizzazione ma anche della condizioni morfologiche, territoriali e meteoclimatiche, molto diverse, che possono intervenire in modo molto differente nella dispersione degli inquinanti sui due versanti delle Alpi.

"Sul versante italiano – dichiara l’Assessore al territorio e ambiente Luca Bianchi – hanno contribuito a una riduzione complessiva delle immissioni di polveri in atmosfera le misure di incentivazione al rinnovo del parco auto, al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e all’estensione della rete di distribuzione del gas per riscaldamento domestico, adottate a livello nazionale e regionale con il Piano Ari, oltre alle azioni di contenimento delle emissioni industriali, tutte misure tuttora in atto".

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